Dopo dodici anni, torna a Catania il Trofeo Sant'Agata, competizione podistica attesissima da tutto il mondo dell'atletica leggera nazionale e non solo. Tra il calorosissimo pubblico infatti turisti e cittadini catanesi, sbalorditi dall'impegnativa giornata del 3 febbraio che si è aperta con la sfilata della carrozza del senato e delle candelore, ha proseguito nel pomeriggio con la competizione e si concluderà avvolta dai fuochi della sera in preparazione all'uscita della Santa patrona. Un evento attesto da tutti e sopratutto dalla molteplicità degli atleti in gara nazionali e non, che si preparano a correre Catania in festa. La gara podistica era stata interrotta nel 2011 a causa, spiega Santi Monasteri Atletica Sicilia, dell'assenza di fondi per sostenere un evento di tale portata.«A piccoli passi» testimonia orgoglioso Santi Monasteri «dopo il trionfo della maratona di Catania, la Fidal ed il Coni hanno dato fiducia a noi organizzatori e hanno consentito lo svolgimento di questo evento così grande ed emozionante.» Ad intervenire anche Davide Bandieramonte, direttore tecnico del Comitato organizzatore, che, soddisfatto dell'ottimo lavoro svolto da tutti i collaboratori, sottolinea la scelta di ridurre il numero dei partecipanti alla competizione per apportare un taglio tecnico più alto e sopratutto per le incertezze nel riuscire a far combaciare la competizione con le festività. Il risultato complessivo della giornata ha infatti confermato l'intuizione degli organizzatori che sono riusciti a gestire e coordinare al meglio gli atleti e l'intera manifestazione.Sant'Agata inoltre regala una giornata di sole e di emozioni abbracciando le strade con tepore. La giornata ricca di eventi e la consequenziale confusione per le strade del centro, dichiara Bandieramonte, hanno rischiato di compromettere gli orari di partenza della gara. Il timore era di non riuscire a liberare il percorso di gara in tempo, da anni Catania non era così sveglia. Il percorso di gara si è svolto lungo le vie del centro storico e a tenere testa per tutta la gara e tagliare finalmente il traguardo è Sugamiele Federica con la società Caivano Runners per la categoria femminile. Nella categoria maschile invece Ozama Zolghami, primo per tutta la competizione. A seguire Giuseppe Giarratano, ex vincitore del trofeo Sant'Agata 19 intenzionato fino alla fine ad ottenere il posto sul podio, ed Ala Zolghami gemello del primo classificato, che si è unito al duo nell'ultimo giro di gara. Un' emozione unica per gli atleti catanesi, come Nicoletta Santonocito vincitrice della mezza maratona del 2022 e seconda sul podio per il trofeo di Sant'agata. «E' un privilegio correre lungo le vie della propria città accolti dal tifo dei concittadini.» Sbalorditi, dalla calorosità della città di Catania e dei suoi catanesi, sono anche gli atleti nazionali presenti in gara che hanno riconosciuto la maestosità della festa di Sant'Agata e della tanta partecipazione alla ricorrenza. Geloso della sua Romagna, Lorenzo Lotti , ha riconosciuto la magnificenza della festa di Sant'Agata e la gioiosa partecipazione di tutta la città. Catania è risaputo, è un palcoscenico di valori e per gli uomini di sport come Enzo Falzone, vice presidente Coni Sicilia, l’auspicio è che la sportività possa essere al centro dei valori della società civile. Tra le emozioni non si può tralasciare la partecipazione femminile delle donne che anche se nettamente in minoranza rispetto agli uomini hanno partecipato con grinta alla competizione. Di rilievo infatti la partecipazione della categoria femminile poiché questa non è sempre stata prevista negli anni precedenti della maratona. Una gara nella gara per molti: i quattro giri delle donne con in testa Sugameli e a seguire Santonocito e Ventura mentre invece per la categoria maschile erano previsti otto giri di gara.Il futuro? Speriamo verso una possibile maggiore partecipazione delle donne a competizioni di così alto rilievo, è comunque un'ottima conquista per il mondo dell'atletica leggera femminile."L'edizione zero", un giro di prova per tante altre attese competizioni
Lorenzo Lotti: sbalordito della calorosità dei catanesi
