Rammarico. È un pizzico di delusione. Il Catania di Lucarelli non riesce a centrare il tris in campionato perché la Virtus Francavilla impone il pareggio 1-1 grazie a un contropiede e a una difesa super attenta.
Sempre attivi, afferma la curva nord con il suo striscione: il Catania risponde presente perché gioca bene e crea tante occasioni da rete.
Sempre attivi è la dicitura perfetta per il pubblico di fede rossazzurra anche questa volta con presenze importanti (17021 spettatori).
Immerso nel clima delle grandi occasioni il Catania, come detto parte forte e bene.
Zammarini, si esalta al centro del campo, insieme alla grande cornice di pubblico, lì in mezzo Rocca si prende solo applausi, in fase difensiva e chirurgico e in quella offensiva determinante.
Rossazzurri che giocano praticamente sempre in avanti e in pressing con il consolidato 4-2-3–1 con Bethers fra i pali che dà sicurezza a tutto il reparto con il posizionamento perfetto e l’abilità a smistare palloni sicuri per i compagni; si gioca molto sull’asse Chiricò- Bouah che funziona alla grande, un po’ meno il lato di Marsura, che comunque si fa pericoloso in due occasioni nel primo tempo, ma al momento dell’uscita, sostituito da Bocic, prende qualche fischio.
Sembra la serata perfetta per continuare un filotto importante di vittorie, ma, come in un film già visto, nel suo momento migliore il Catania prende goal in ripartenza: Artistico al minuto 23 sfrutta bene un lancio lungo.
Iniziano a riaffiorare dubbi, sul valore della squadra e sulla prestazione di Dubickas, l’attaccante non è molto presente in fase offensiva e non intimorisce i centrali della Virtus, non convince nemmeno la piazza, che al momento della sostituzione lo fischia, si sente la mancanza di Di Carmine, fermato da un infortunio muscolare.
A riprendere il match e a portarlo in parità ci ha pensato De Luca, che ora più che mai meriterebbe una chance importante, quando gioca è sempre tra i migliori.
Questa volta la rimonta non è riuscita, e la partita definita fondamentale da mister Lucarelli si infrange sulla sterilità offensiva, che è la piaga della stagione vissuta finora dai suoi.
Non c’è tempo per i rimpianti però, il Catania deve già resettare non guardare la classifica e pensare al derby siciliano in casa del Messina, sabato 9 dicembre alle 20:45.