Sulla strada della nuova sperimentazione, le pazienti sono state invitate ad aprire un convegno: nello specifico la XLII Riunione Nazionale del gruppo cooperativo Mito (Multicentre Italian Trials in Ovarian cancer), tra i maggiori gruppi europei per lo studio delle patologie ginecologiche-oncologiche.
Per la prima volta, dunque, la riunione Mito (giovedì 27 e venerdì 28 giugno nell’aula magna dell’ospedale Cannizzaro) è partita dalle proposte e dalle richieste delle pazienti ai gruppi di ricerca per quello che riguarda non solo gli importanti temi della qualità della vita, ma anche gli aspetti della partecipazione ai gruppi di ricerca e dei tavoli scientifici.
Presenti alla prima sessione, tutte unite e insieme per la lotta ai tumori ginecologici le associazioni: Acto Sicilia (presidente Annamaria Motta) e Acto Italia (presidente Nicoletta Cerana), l’Associazione aBRCAdabra (presidente Ornella Campanella) e l’associazione Loto (Vicepresidente Manuela Bignami) Lotta al tumore ovarico per approfondire le tematiche sui protocolli scientifici.
Quindi, al di là dell’evento molto atteso (responsabili scientifici la prof.ssa Giusy Scandurra e il prof. Paolo Scollo), la priorità stavolta sembra essere stata proprio la partecipazione “attiva” e il coinvolgimento dei pazienti: quasi parte integrante del convegno, soprattutto sulla parte dedicata alla ricerca.
Sono stati presentati i dati della survey “L’importanza della ricerca: il punto di vista del paziente”, editata dalla dott.ssa Sonia La Spina, psiconcologo dell’Oncologia Medica ospedale Cannizzaro e promossa da Acto Sicilia, che si è impegnata in collaborazione alle altre associazione, raccogliendo a 466 risposte delle pazienti a livello nazionale, tutte facente parti delle diverse associazioni, ma tutte unite da un unico obiettivo: la prevenzione, la cura, l’informazione e la qualità di vita.