Monossido killer. Tragedia a Cefalù, in provincia di Palermo: quattro turisti sono stati trovati intossicati appunto da monossido di carbonio in una villa.
Uno di loro è deceduto: si chiamava Jonathan Feierabend e aveva 36 anni. Gli altri tre sono stati trasportati in ospedale per essere sottoposti a trattamenti in camere iperbariche. Sono gravi.
In particolare, sono stati trasferiti alla Fondazione Giglio di Cefalu a, ricoverati con il 118 per sospetta intossicazione da determinare.
I sanitari del Giglio di Cefalu, in stretta collaborazione con il Centro Antiveleni di Pavia, hanno escluso l’intossicazione di tipo alimentare e trattato tempestivamente il caso come avvelenamento da monossido di carbonio, come rilevato dall’esecuzione dell’esame emogasanalisi da cui è emersa una elevata percentuale di carbossiemoglobina.
I pazienti sono stati stabilizzati dai sanitari del Pronto soccorso, diretto da Emanuele Sesti, in collaborazione con l’Unità di Rianimazione del Giglio e trasferiti presso il presidio ospedaliero di Partinico per il trattamento in camera iperbarica come concordato con il CAV di Pavia.
Il trasferimento è stato gestito dall'Unita di Rianimazione del Giglio, in particolare dall'anestesista Antonino Tutone e dai medici del pronto soccorso Carmela Maria Buglino e Silvia Maltese, e Gaetano Vitello dell’equipe di neurologia del Giglio, che hanno trattato i pazienti sin dal loro arrivo in ospedale.
I vigili del fuoco intervenuti hanno trovato il camino della villetta ancora pieno di fumo. Molto probabilmente sono state le esalazioni provenienti dalla brace a causare l'intossicazione.
Le tre persone soccorse sono state portate in codice rosso negli ospedali di Partinico e Cefalù. I tre feriti, anche loro tedeschi, sono Katharina Feierabend (34 anni), Elmo Pargman, di 63 anni e Patrizia Pargamann di 60.