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Ma è possibile far ridurre così in questo stato un Palazzetto dello Sport? Degrado a tutto tondo, una struttura che sta cadendo a pezzi. Manca persino l'acqua e sovente si gonfia il parquet dove si giocano le partite a causa dell'umidità, costringendo le cinque società che lo utilizzano a mettere mano al portafoglio per le “immediate” e “improrogabili" riparazioni.
Servizi igienici inavvicinabili, porte interne letteralmente divelte, muri intrisi di umidità e spogliatoi invasi dall'acqua(soprattutto quando piove). Ma è normale tutto questo nel 2025?
E come detto, sono ben cinque le società che utilizzano il PalaCannavò di Giarre nel quartiere Junghetto in via Federico di Svevia: Basket Giarre, Centro Pallacanestro Giarre, la New Image di pallavolo, Jonia Basket e gli Amici del volley.
Parliamo di qualcosa come 300/350 giovani che utilizzano la struttura per allenarsi e giocare le partite ufficiali.
Società che sono costrette a pagare multe quando manca l'acqua (insufficienti i pozzi esistenti in zona, soprattutto la domenica) o si registrano disguidi, come per esempio gli spogliatoi allagati, per un problema legato alle tubature e alle grondaie, vetuste e fuori uso. E le normali pulizie? Inevitabilmente sono affidate in toto alle società.
Domenica scorsa, per esempio, a causa della pioggia, gocciolava acqua dal tetto: in fretta e furia dirigenti e alcuni tecnici si sono precipitati nella struttura (che ospita fino a 200 spettatori) con scope e stracci per asciugare il parquet.
Cosa dicono dal Comune di Giarre? Che sono al corrente della situazione. Non troppo tempo addietro, è stato perso (?) un finanziamento da 300 mila euro, l'assessore allo Sport Giuseppe Cavallaro (sempre disponibile e pronto ad andare incontro alle esigenze della comunità) ha annunciato però lavori di ripristino degli spogliatoi, dei servizi igienici e delle docce attraverso un finanziamento di 100 mila euro, ma la cifra impiegata in realtà sarà inferiore per gli oneri di sicurezza, consulenza dei tecnici e procedure varie. Una somma crediamo insufficiente se è vero che occorrerà anche installare una vasca di almeno mille litri per evitare che i rubinetti delle docce rimangano a secco dopo le partite di campionato (volley o basket) con gli arbitri che spesso irritati appena mettono a “referto” la mancanza d'acqua. Senza parlare poi dell'adeguamento delle norme di sicurezza.
E non è migliore la situazione ambientale all'esterno del PalaCannavò, praticamente abbandonata.
Ci chiediamo: qualcuno ricorda per caso che si tratta di un luogo di accoglienza per i giovani, dove si coltivano sogni e speranze, dove la formazione educativa è la prima cosa assoluta, dove i giovani si confrontano nel corso della loro crescita sportiva e umana? Dubitiamo, in realtà. Qualcuno riesce a percepire l'importanza dell'attività fisica dei nostri giovani, spesso accusati di stare troppo tempo con gli smartphone in mano? O qualcuno pensa che lo slogan “lo Sport è salute” sia solo una frase a uso e consumo della pubblicità?
Siamo certi che il sindaco, Leo Cantarella, interverrà quanto prima con la sua giunta, oltre al finanziamento annunciato: non sappiamo infatti per quanto tempo ancora resisteranno i presidenti delle società (veri eroi…) che dovrebbero essere coccolati, protetti e soprattutto sostenuti attraverso un “minimo sindacale” relativo proprio alle strutture, prima che si facciano cogliere dallo sconforto. Prima che sia troppo tardi. Non servono miracoli, basta davvero poco.
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