Tour operator, agenzie di viaggi e organizzatori di eventi si uniscono per lanciare il Manifesto per il turismo italiano con l'hastag #ripartiamodallitalia. E' un appello alle istituzioni, a tutti coloro che vivono di turismo e agli italiani "per salvare un settore che rappresenta il 13% del Pil nazionale, pari a 232,2 miliardi di euro ed è uno dei principali motori dell'economia, della società e della cultura italiana". I firmatari, i promotori e i sostenitori del Manifesto chiedono con urgenza al Governo l'adozione di alcune azioni forti per la sopravvivenza delle imprese e di tutti i lavoratori: la costituzione di un Fondo straordinario di sostegno al mancato reddito per tutte le imprese del settore turismo organizzato mediante finanziamenti a tasso zero e prestiti a fondo perduto proporzionalmente al fatturato di ogni singola azienda del settore; il prolungamento della cassa in deroga e la creazione di Buoni Vacanza da utilizzare per l'imminente stagione estiva. In Sicilia invece, sono 224 le imprese operanti nello strategico settore del Turismo che scrivono al presidente del Consiglio Conte, al presidente della Regione Sicilia Musumeci ed all’assessore regionale Messina. Una lettera aperta che rappresenta il sentimento di uno dei più importanti settori produttivi della nostra economia, il cui tracollo rappresenterebbe un costo insopportabile per l’intera comunità considerato l’indotto che genera. Tra i primi provvedimenti del governo per rispondere alla crisi di un settore azzerato, c’è stato proprio quello di creare un voucher per i turisti. La validità di un anno, però, sembra essere inefficace. La stagione turistica in Sicilia sarebbe già cominciata a fine marzo, sino ad ottobre. Il turista straniero, che tipicamente gira l’intera isola, dall’Etna alle principali città d’arte, passando per le proposte enogastronomiche e arrivando al mare, insomma, non tornerebbe mai nel corso dell’inverno in Sicilia. A coordinare l’iniziativa è Conny Leotta della Santalcolviaggi di Barcellona, con il Gruppo Autonomo Agenzie di Viaggi e Tour Operator Siciliani, 224 titolari di agenzie di viaggio, tour operator ed aziende del comparto turistico siciliano in generale, che hanno sentito l’opportunità di evidenziare con un appello pubblico lo stato di chi ha dedicato anima e corpo allo svolgimento dell’attività nel settore Turismo, ma troppo spesso è stato trascurato dalle Istituzioni. L’appello dei tour operator non si ferma solo al circuito turistico. Chiedono infatti alla Regione siciliana un vera e propria riforma del sistema turistico. Caratterizzato, si legge “mancato coordinamento anche nella promozione”. Il fulcro del problema evidenziato nell’appello è però una moltitudine di soggetti che, senza l’autorizzazione di legge da tour operator, organizzano gite e viaggi. La lettera cita “categorie quali alberghi, guide turistiche, autoservizi e persino parrocchie oggi illegalmente promotori di turismo organizzato, impoverendo in tal modo le opportunità di lavoro che negli anni abbiamo già visto depauperate dal web e dalla disintermediazione.