Lavoratori e imprese in grave difficoltà e famiglie che fanno i conti ogni giorno con i pasti da mettere a tavola. Il Coronavirus sta mietendo vittime anche sul piano economico oltre che sanitario. Per questo motivo l’associazione “La Resilienza del Cittadino”, costituita tre anni fa per aiutare le aziende esposte al sovraindebitamento, oggi vede all’opera 45 professionisti di tutta la Sicilia che, a distanza e soprattutto gratuitamente, prestano assistenza e supporto a chi ne ha bisogno. Il servizio si chiama “Consulenza Gratuita Sospesa”, attraverso il quale commercialisti, avvocati civilisti e penalisti, consulenti del lavoro, informatici, psicologi ed altri esperti aiutano i cittadini interessati a risolvere i loro problemi di natura economica e chiariscono le norme dei decreti nazionali e delle ordinanze regionali. Attività cui hanno dato anche un nome in inglese – “Free Consultation Suspended” – perché ad usufruirne possono essere anche italiani che al momento si trovano all’estero. Sono decine le telefonate che arrivano ogni giorno. Carlo Cittadino, volontario esperto di sovraindebitamento, ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto quotidianamente dall’associazione ma anche riserve sulla burocrazia italiana. “Stamattina due imprenditori mi hanno chiesto come ottenere il prestito fino a 25.000 euro riservato alle imprese. Ho spiegato le modalità e come compilare il modulo, ma le banche non aiutano. Chiedono sempre nuovi documenti da produrre, il che rende praticamente impossibile accedere ai soldi. 25.000 euro peraltro non sono così tanti come sembra: se l’azienda ha una scopertura di 20.000 euro, le restano soltanto 5.000 euro. Come sopravvive con questa somma? I lavoratori dipendenti, invece, hanno difficoltà ad entrare in Cassa integrazione. La procedura è complessa e richiede tempo, ma questa categoria non può più aspettare. Non tutti i datori di lavoro, poi, possono anticipare le somme della Cassa integrazione, per cui i lavoratori restano senza nulla in mano. Al posto di semplificare le piattaforme digitali dove inviare le domande, lo Stato le ha ulteriormente complicate. Per non parlare di chi lavora in nero, che può ottenere al massimo il buono spesa. Lo Stato dovrebbe intervenire anche su di loro. I lavoratori invalidi? Nell'ultimo decreto non sono menzionati tra coloro che possono accedere al bonus di 600 euro dell’Inps. Noi speriamo che sia solo un disguido a cui si porrà rimedio nel nuovo decreto che dovrebbe uscire a giorni. E’ una categoria che ha necessità ben precise e spese da affrontare e non può farlo soltanto con la pensione di invalidità.” La Resilienza del Cittadino spazia dal no profit alla gestione condominiale, ma da oggi si è aggiunto un nuovo servizio a disposizione delle donne vittime di violenza domestica. Per loro la quarantena è diventata un incubo. “Forniamo consulenza tramite avvocati esperti. Il nostro compito è di dare un primo indirizzo, seppur a distanza, gestendo la singola vicenda in collaborazione con realtà che hanno già competenze in questo ambito delicatissimo. Abbiamo già ricevuto le prime telefonate. I legali hanno individuato il problema e offerto il loro supporto gratuito. I casi più gravi saranno segnalati alla Procura.” E’ possibile contattare La Resilienza del Cittadino al numero +393884977337, disponibile anche su WhatsApp, all’indirizzo email ass.laresilienza@gmail.com, su Facebook alla pagina “La resilienza del Cittadino” o sul sito internet laresilienzadelcittadino.wordpress.com, sia per chiedere aiuto che per unirsi come consulenti. “Continueremo a lavorare anche dopo l’emergenza sanitaria – conclude Cittadino – sotto il profilo economico ci saranno ripercussioni per almeno due anni.”