L'estate si avvicina e quella che stiamo vivendo è, certamente, una terza ondata. Anche questa volta l'Italia si è presenta impreparata. Tra i dati dei contagi, dei decessi e dei guariti si parla di riaperture. Dal 26 aprile: cinema, palestre, ristoranti e bar all’aperto in zona gialla. Da maggio aperture di piscine e spiagge. Certamente, come sostiene la stessa prof.ssa Cristina Tornali, la riduzione della mortalità comincia a farsi sentire: "La campagna vaccinale, pur proseguendo lentamente, sta dando effetti positivi. La riduzione della mortalità è proprio il senso del vaccino". I numeri però, sono ancora alti. "Il mancato rispetto delle regole sanitarie, da me definito bullismo sanitario, crea i contagi. Purtroppo in questi mesi si è parlato soltanto di contagi e contagiati, soltanto da poche settimane si parla della medicina. Nessuno ha mai parlato di tromboembolismo. Siamo stati ossessionati dai numeri senza seguire i giusti protocolli medici che avrebbero attenuato la situazione". Queste le parole del prof. Ignazio Vecchio. L'Italia non gode però di un'ottima posizione in termini di ripresa. La campagna vaccinale prosegue lentamente, i contagi sono consistenti. Proprio per questo motivo la stessa prof.ssa Tornali, in studio, dichiara: "Non servono speranze ma certezze. Le parole del Ministro della Salute appaiono incongruenti con quelle della commissione EU che prospetta la fine della pandemia nel 2023. Bisogna comprendere i propri errori ed ammetterli pubblicamente, così come fece Boris Johnson, che oggi sta raccogliendo consensi dopo tante critiche" L'Italia ha vaccinato ancora soltanto il 7,3% della popolazione. Il prof. Vecchio aggiunge: "Israele ha raggiunto l'immunità di gregge. Beh il responsabile internazionale della Pfizer il Ceo è un ebreo. Mi sarei stupito del contrario. L'Italia è rappresentata da una componente governativa inefficiente e da elementi facenti parte della categoria medica che rinnegano l'efficienza del vaccino. Una vergogna! Basta semplicemente conoscere la storia della medicina, il vaccino contro la polio è l'esempio concreto dell'importanza di tale rimedio". Un nuovo appuntamento televisivo de Il Cappello di Archimede è andato in onda su Prima Tv, canale 87. A dibattere come sempre il prof. Ignazio Vecchio, neurologo e titolare della Cattedra di Bioetica e Storia della Medicina dell'Università di Catania e la prof.ssa Cristina Tornali, fisiatra e direttore del Centro di Accademia di Arti Sanitarie.
Il Ministro alla Salute emana un messaggio di speranza, di fiducia nell'ascesa ad una nuova fase, ovvero la ripresa.