di Alfìo Franco VinciIntelligenti pauca è una antica espressione Latina che significa, grosso modo, alle persone intelligenti basta poco per capire, o, più semplicemente, a buon intenditor poche parole.Che c’entra l’antica espressione con con l’INTEL, al di là della radice fonetica?Semplice, dobbiamo fare a capirci.Se Confindustria offre ogni possibile intervento per favorire l’insediamento INTEL non è certo solo per avere un nuovo iscritto , ma piuttosto per rinforzare la rete di imprese sinergiche e dell’indotto già esistente, che rendono forte il territorio, capace di sopportare anche le crisi più lunghe;se i sindacati dei lavoratori si dichiarano lieti che possa realizzarsi tale iniziativa di nuova impresa , non è certo solo per la occupazione aggiuntiva che ne deriverebbe, ma piuttosto perché, rafforzandosi la rete di imprese, diventano più stabili e garantiti tutti i posti di lavoro della filiera, perché cresce l’economia legata ai consumi e, in definitiva, si alza di qualche punto il livello del welfare;se i Sindaci dei Comuni potenzialmente capaci di ospitare il sito produttivo si mettono a competere, è per evidenti motivi;Se perfino il CNR dà l’imbeccata sullo strumento da proporre per favorire economicamente la creazione di questa nuova industria, attingendo al funding gap, cioè all’approvvigionamento di capitale necessario per realizzare l’iniziativa, senza incappare nel divieto degli aiuti di Stato ;Se tale fondo di finanziamento è vincolato a due condizioni:Settore finanziabile; e la microelettronica lo è ;Sito “ospitale”, imprenditorialmente parlando, e Catania è INDUSTRY Friendly, perché, a fronte di una diversa ipotesi di localizzazione, in un’area qualequella di Torino, di fatto area deindustrializzata, il Presidente della Regione in prima persona, invece di avviare subito, meglio ieri, un confronto con il Ministero dello sviluppo economico, perché ci dia una mano, stante tutte le condizioni favorevoli, la butta in politica?, parlando, o lasciando che si parli, di doppio schiaffo dopo quello della Camera di Commercio del Sud Est.Buttarla in politica non serve al territorio, non serve alle imprese, non serve ai lavoratori, non serve nemmeno alla legalità, perché il primo
nemico del malaffare è il benessere diffuso.Buttarla in politica non serve nemmeno a far politica, perché ormai la maggior parte della gente ha gli occhi ben aperti e non crede più facilmente ai pifferai, alle dietrologie, ai complottismi e alle evocate parentele in chiave di trame preelettorali.Certe questioni vanno trattate in prima persona e non sono delegabili al l’assessore al ramo;Giorgetti fa il Ministro per lo sviluppo economico, e lo fa in prima persona;il nostro Presidente, che ha “ rango di ministro “discuta alla pari, dimostrando, come ha sempre fatto, quanto tiene alla nostra terra ed ai Siciliani.