Aprile è stato un mese ricco di eventi che hanno visto il coinvolgimento della comunità catanese. Alcune iniziative sono state organizzate e curate dai Cavalieri dell'ordine di San Giovanni di Gerusalemme e hanno visto fra gli altri la partecipazione del candidato sindaco Riccardo Tomasello. Grazie a questo coinvolgimento, si è creato un clima di condivisione e collaborazione tra i "nuovi" e i "vecchi" cittadini del territorio catanese. Gli ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme, detti poi anche di Rodi o di Malta, oggi è un ordine religioso cavalleresco, fondato intorno alla seconda metà dell'XI secolo a Gerusalemme da Gerardo Sasso, un frate benedettino di origini amalfitane, che decise di dedicare la sua vita all'Ordine e all'aiuto del prossimo. Infatti, il frate, ricopriva il ruolo di responsabile dell'ospizio annesso al monastero benedettino di Santa Maria dei latini a Gerusalemme. I membri dell'ordine erano detti anche cavalieri giovanniti o gerosolimitani;"Un luogo di rifugio e difesa per i pellegrini che desideravano visitare la Terra Santa - racconta con grande orgoglio , priore dei Cavalieri dell'ordine di San Giovanni di Gerusalemme - un punto di riferimento a disposizione anche degli indifesi e dei malati".Ad oggi, come un tempo, i Cavalieri dell'ordine di San Giovanni di Gerusalemme continuano a seguire le orme di Gerardo Sasso, aiutando e prestando sostegno a chiunque ne abbia bisogno all'interno delle comunità. Il primo evento del mese si è tenuto sabato primo aprile all'oratorio salesiano in cui, in prossimità delle feste pasquali, sono state consegnate da parte dei Cavalieri dell'ordine di San Giovanni di Gerusalemme, uova di Pasqua ai bambini ucraini residenti nella provincia di Catania. Una figura portante, per i piccoli rifugiati, è sicuramente Yuliya Dynnichenko: responsabile de "I nuovi confini" associazione italo-ucraina che ha come scopo quello di donare alloggio ai bambini che scappano dalla guerra e dalle violenze.Un altro evento si è svolto lo scorso 3 aprile, dove sono state consegnate 75 uova di Pasqua ai ragazzi che frequentano l'oratorio del centro storico (zona ex ospedale Santa Marta). "Sono residenti di questo quartiere famiglie disagiate: per questo motivo i ragazzi vedono l'oratorio come un punto di riferimento, anziché disperdersi o restare ammaliati da video giochi e social d'ogni genere" afferma Antonio Sciuto, priore dei Cavalieri dell'ordine di San Giovanni di Gerusalemme.Prossimamente saranno organizzati altri eventi, che vedranno la consegna di alcuni dispositivi anti covid che sono stati offerti dall'Esercito italiano. Sarà cura dei Cavalieri dell'ordine di San Giovanni di Gerusalemme, infatti, consegnare questi articoli a coloro che ne hanno di bisogno, anche in tema di prevenzione.I Cavalieri dell'ordine di San Giovanni di Gerusalemme, la storia
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Sara Di Martino