I numeri restano alti. Sono infatti 9.248 i nuovi casi Covid registrati in Sicilia su 28.804 test processati; incredibile come il tasso di positività sia schizzato addirittura al 32%. E aumentano i ricoveri: nei reparti ordinari si è superata quota mille, sono infatti 1.003 i pazienti (+57 rispetto a ieri), mentre in terapia intensiva ci sono ben 22 nuovi ingressi e i posti letto occupati sono 135 (+16). Nove invece i decessi (1 riferito a ieri e ben 8 a giorno 5). I guariti da Covid sono 971 e gli attuali positivi sono 88.384 (+8.268). Ecco la distribuzione nelle province: Catania 1.741; Agrigento 1.579; Messina 1.575; Palermo 1.229; Siracusa 692; Trapani 725; ; Ragusa 405; Caltanissetta 849; Enna 453. Peraltro a oggi sono 42 in totale i Comuni dell'Isola dichiarati in "zona arancione" da domenica 9 gennaio fino a mercoledì 19 gennaio. Lo prevede l’ordinanza della Regione su proposta del dipartimento regionale Asoe. Provincia di Agrigento: Canicattì e Palma di Montechiaro; Provincia di Caltanissetta: Caltanissetta e Gela; Provincia di Enna: Agira, Aidone, Assoro, Barrafranca, Calascibetta, Catenanuova, Centuripe, Cerami, Enna, Gagliano Castelferrato, Leonforte, Nicosia, Nissoria, Piazza Armerina, Pietraperzia, Regalbuto, Sperlinga, Troina, Valguarnera Caropepe e Villarosa; Provincia di Messina. Capizzi; Provincia di Siracusa: Augusta, Avola, Canicattini Bagni, Carlentini, Floridia, Francofonte, Lentini, Melilli, Noto, Pachino, Palazzolo Acreide, Portopalo di Capo Passero, Priolo Gargallo, Rosolini, Siracusa, Solarino, Sortino. La Regione ha lasciato ai sindaci dei Comuni la scelta di avviare le lezioni in dad da lunedì 10 gennaio. Ma sarà davvero difficile riaprire le scuole nelle attuali condizioni. Domani, sabato 8 gennaio, ci saranno degli aggiornamenti e delle "conference call" per fare il punto della situazione e per prendere decisioni su dad e presenze in aula. Insomma, la situazione è davvero complicata. Presidi, docenti e personale sono in ambasce in attesa di direttive chiare. Studenti col fiato sospeso e genitori che, verosimilmente, preferiranno (chi potrà farlo...) tenere i figli a casa. Una possibile soluzione dal 10 al 17 gennaio? Docenti a scuola e studenti in dad: ma questa è solo un'ipotesi...