LE DISCOTECHE E LE SALE DA BALLO CHIEDONO AL GOVERNO LA RIAPERTURA SENZA RESTRIZIONI. E’ necessario il ritorno alla normalità e la fine della discriminazione fin qui attuata nei confronti delle discoteche e delle sale da ballo. Le maggiori associazioni nazionali di Categoria del settore Intrattenimento, Silb/Fipe e Assointrattenimento/ E’ ormai certo che le discoteche e le sale da ballo non sono le responsabili dei contagi da Covid-19 mentre invece sono continuamente discriminate dalle norme restrittive emanate in più fasi dal governo. Con ogni probabilità siamo giunti all’ultimo atto prima del fallimento di un intero settore che occupava circa 90.000 addetti ed altrettanti collaboratori per l’indotto (personale della sicurezza, musicisti, artisti, parcheggiatori, personale addetto allo spettacolo, driver, pubblic relator, D.J, Light J.). Il 30% delle imprese ha chiuso i battenti: 1.000 aziende cancellate e 30.000 dipendenti a spasso In questi 24 mesi ne abbiamo viste di tutti i colori: non si balla, si consumano pasti e bevande solo seduti, ci si siede solo in 4 ogni tavolo, si fa quello che si vuole se ci si dichiara conviventi, mascherina no seduti, mascherina si in piedi, ingresso con green pass al chiuso, ingresso senza green pass all’aperto, e chi più ne ha più ne metta. Trattasi di norme inapplicabili, a volte contraddittorie e schizofreniche ma soprattutto discriminatorie verso un settore che lavora e produce. E’ in atto una discriminazione al settore intrattenimento che non ha precedenti. Evidentemente il governo, considerando questo settore inconsistente e assolutamente secondario per le strategie industriali della Nazione, intende affossarlo e sacrificarlo in nome del bene della pluralità. Mai nessuna scelta potrebbe essere così scellerata! I nostri giovani ed anche i meno giovani si nutrono della socialità che il nostro settore esprime. E’ ormai di pubblica evidenza il malessere dei giovani, che si esprimono con azioni al di fuori della normalità vedi rave party (incapaci di essere fermati dalle istituzioni) e risse organizzate attraverso i social network, ancorché in ritrovi in strutture perivate non agibili a pubblico spettacolo, in piazze e pubbliche vie per dare sfogo alla volontà di socializzazione. Ancora: nonostante i divieti di apertura delle nostre strutture, assistiamo a trasmissioni televisive in diretta Nazionale, precisamente al teatro Petruzzelli e il 31 dicembre 2021 e al teatro Ariston di Sanremo , con teatro pieno e gente che balla. Questi comportamenti non siano mai più consentiti in costanza della chiusura obbligatoria delle discoteche dunque dei locali di pubblico Spettacolo per legge preposti a questa particolare tipologia di attività. E’ inoltre indispensabile che il Governo ascolti gli imprenditori dell’intrattenimento e che ponga in essere immediatamente le seguenti azioni: Il Presidente Nazionale Assointrattenimento Il Presidente Nazionale Silb
E’ necessario che al nostro settore sia restituita dignità, sia consentita la ripresa dell’attività e venga tolta la limitazione della capienza al 50% del consentito così come da tempo disposto per cinema e teatri.
Luciano Zanchi