Una città che rischia di cadere nell'oblio: Catania si presenta così agli occhi di tutti. In studio all'informazione Raccontata, l'opinionista Franco Siragusa e il vicepresidente del Consiglio Comunale cittadino Lanfranco Zappalà. Gli scenari per una realtà che già adesso appare barcollante, sono da brividi. "Prospettiamo un futuro di cambiamento, ma è pur vero che la nostra bella città ci sembra cristallizzata al suo passato" - enuncia Zappalà. Una prospettiva condivisa dalla maggioranza dei cittadini che appaiono oggi stanchi, seppure in loro sia sempre vivido il momento di un cambiamento che si aspetta in silenzio, nell'attesa di nuove elezioni... Manca la progettualità, nessuna sicurezza, in territorio appena 300 vigili urbani. Persino sul piano regolatore generale siamo fermi. Tutto in un momento in cui l'Italia intera si sta mobilitando per i Pnrr (piano nazionale ripresa resilienza), mentre da noi ancora prevale l'immobilismo fra personale che manca e finanziamenti che NON CI SONO. "Non c'è nulla che funzioni in questa città - continua Siragusa - nel mio quartiere non vedo un operatore ecologico da oltre tre mesi. Ricordiamo l'aumento della Tari, la più alta d'Italia. Nessuna luce in fondo a questo tunnel, e quanti ancora i fallimenti che saremo costretti a subire. Dal depotenziamento della zona industriale, al caso Pfizer attualmente in primo piano. Manca il lavoro, manca la voglia di rinascere, manca la volontà di riuscire a farcela". Catania vive di luce propria, è vero, peccato però che questa si stia pian piano spegnendo per avviarsi verso il suo inesorabile destino. Un sindaco, Pogliese, sospeso con una sentenza di primo grado e condannato per PECULATO; ragazzi che fuggono dalla loro terra, che per quanto amino sono costretti a lasciare a causa di una disoccupazione abnorme, straripante. Le municipalità non hanno nemmeno un bilancio, non ci sono soldi da spendere: "Persino le segnalazioni dei consiglieri circoscrizionali non sono mai ascoltati - aggiunge il vicepresidente - siamo in mezzo al nulla, fra consiglieri comunali che stanno andando in pensione e concorsi che non si attuano da decenni, se non di più. La situazione della polizia locale è emblematica, la carenza è sotto gli occhi di tutti". Nessun ricambio generazionale, il tempo scorre sempre uguale in questa città che sta perdendo tutti i suoi più floridi frutti, menti che per quanto argute in Sicilia non saranno mai apprezzate, né prese sul serio. In balia del clientelismo, di affari ambigui e false campagne, così si galleggia in un'isola che campa a stento e forse... nemmeno quello.