A causa delle ostilità tra Russia e Ucraina a risentirne continuano ad essere i più piccoli, costretti ad assistere agli orrori della guerra. Cosa sta succedendo? Quali sono state le cause del conflitto? L’invasione russa dell’Ucraina, iniziata nella notte fra il 23 e il 24 febbraio, quando il presidente russo Vladimir Putin ha dato l’ordine di attacco, ha fatto piombare un velo di terrore nelle città colpite, bombardate e violate dall’esercito russo, dove si è spenta ogni spensieratezza. Migliaia di bambini non vedono più la luce, non ascoltano un suono che non sia il fragore dei missili e delle bombe. Fa rabbrividire il triste episodio che ha coinvolto nelle prime settimane del conflitto cinque bambini dai 7 agli 11 anni che sono stati arrestati e separati dalle loro madri mentre portavano fiori e scritte per la pace disegnate con dei pennarelli. I bambini sono sempre i primi a pagare il prezzo più caro della guerra, e quelli più in difficoltà, come i bambini che vivono in orfanotrofio, se possibile pagano ancora di più: questo è quanto dichiarato da Cinzia Bernicchi, consulente dell’associazione Ai.Bi. Amici dei Bambini, che nelle sua carriera ha fatto diventare mamma e papà di bimbi nati in Ucraina almeno un centinaio di famiglie italiane.
Inoltre come citato dal Fatto Quotidiano nei primi giorni di marzo, la guerra tra Russia e Ucraina sta togliendo l'infanzia o addirittura la vita, come quella di Paolina, bambina di 10 anni che frequentava l'ultimo anno della scuola elementare; la sua unica colpa è stata quella di trovarsi assieme alla sua famiglia durante uno dei tanti blitz a Kiev. L'auto su cui viaggiava è stata bersagliata senza nessuna pietà da colpi di mitragliatrice che hanno spento il suo sorriso portandosi via la sua vita. Come lei anche tantissimi altri bambini, un altro esempio è quello di Alicia Hlans, una bimba di 7 anni colpita da una scheggia durante il bombardamento della sua scuola nella città di Okhtyrka. Come spiegare quindi ai più piccoli ciò che sta succedendo? “Save The Children” ha stilato una serie di consigli da seguire come: trovare il tempo di ascoltare il proprio figlio quando vuole parlare, bisogna dare ai bambini lo spazio per dire quello che sanno e come si sentono, oppure dire ciò che hanno visto o sentito; adattare la conversazione al bambino, in modo da non trasmettergli un'eccessiva paura; dare importanza ai loro sentimenti; rassicurarli; offrire loro un modo pratico per dare una mano, analizzando insieme le notizie e lasciando spazio alle loro domande. Nessuno, ma soprattutto nessun bambino, dovrebbe mai sentir parlare o ancor peggio fare esperienza degli orrori della guerra. La vita umana va preservata, specialmente quella dei più piccoli. Salvatore Di Mauro, Manuel Grasso, Ludovica Privitera, Alessandra Fasone, Aurora Pappalardo, Asia Chiarenza
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