Sin dall’inizio della guerra, in centinaia di piazze in giro per il mondo le persone si sono riunite per gridare il proprio "no" alla guerra, e le manifestazioni di dissenso si sono e si stanno facendo sentire con voce crescente anche nel territorio invasore, la Russia. Giorno dopo giorno il numero di cittadini russi contrari all' invasione in Ucraina aumenta sempre di più, dato che questo è considerato un paese fratello, e attraverso i social arrivano a noi le immagini del coraggio con cui i russi protestano e chiedono di far tacere le armi, coraggio che non viene fermato neanche dalla paura di finire in carcere. Sin dall'inizio del conflitto il numero degli arresti a causa delle manifestazioni in Russia è cresciuto sempre di più: già il 2 Marzo si erano verificati 5.794 arresti di manifestanti, come ha riferito il sito OVD-Info, che si occupa di diritti umani. Sappiamo infatti che in 51 città diverse sono state arrestate circa 2.650 persone partecipanti alle manifestazioni, 1.225 solo a Mosca, e i numeri continuano a crescere. Gli arresti non hanno però fermato il popolo russo, che continua a scendere a protestare contro la guerra, come è accaduto nella Newsky prospekt, una strada centrale di San Pietroburgo, che ha visto la violenta repressione da parte della polizia. Anche figure celebri hanno fatto sentire la loro voce, tra cui la giornalista Elena Chernenko che é stata espulsa dal pool del ministero degli Esteri per aver lanciato una petizione che in poco tempo è arrivato ad un centinaio di firme. Anche Oleg Deripaska, imprenditore russo molto vicino al presidente Vladimir Putin, ha dichiarato che serve la pace e che i colloqui tra Russia e Ucraina devono iniziare prima possibile. Ad incitare queste proteste è stato anche Aleksej Navalny, uno dei più noti oppositori al regime di Putin. Durante gli anni Navalny ha sempre dimostro il suo disaccordo per le ideologie e i modi di pensare del presidente, ed ora più che mai, ha infatti esortato i cittadini, in particolare i giovani, a manifestare nelle piazze, ogni giorno alle 19 e alle 14 di ogni fine settimana. Un messaggio che in poco tempo si è diffuso su tutti i social. A queste proteste si è aggiunta anche Yelena Osipova, un’anziana di 80 anni che attraverso due cartelloni ha mostrato al mondo il suo dissenso per la guerra, incurante della polizia locale. Sopravvissuta all’assedio di Leningrado, l’attuale San Pietroburgo, la donna è stata arrestata da due poliziotti nella stessa città. Articolo a cura di: Sanjana Choolhun, Carla Anna Bella, Rosario Battiato, Elisa Tornabene, Giulia La Rosa, Alessia Di Salvo [video width="640" height="352" mp4="https://sicrapress.dev.kubeitalia.it/wp-content/uploads/2022/03/6.-proteste-in-russia.mp4"][/video]Guarda il video: