La Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani, L.A.A.I.S., scende in campo contro le multe selvagge agli autisti, costretti a soste interminabili sotto il sole cocente presso aree di servizio “E’ piuttosto ridicolo che ci si ricordi del Codice della Strada soltanto quando conviene a qualcuno”, afferma prepotentemente la presidente Tania Andreoli, “dato che ci si preoccupa di applicare l’art. 157, comma 7-bis, che vieta l’accensione del motore e del condizionatore durante la sosta, mentre gli Organi accertatori non sanzionano le committenze della GDO che costringono
non adeguatamente attrezzate e piattaforme della Grande Distribuzione, la cosiddetta GDO, non a norma e sprovviste delle infrastrutture necessarie per l’espletamento delle operazioni di carico e
scarico in condizioni dignitose e sicure.Soste interminabili sotto il sole cocente
autisti e padroncini, per lo più provenienti dalle lumghe percorrenze, pertanto dal Mezzogiorno, a sostare per 9 ore e oltre a ridosso di rotatorie ed intersezioni semaforiche, impedendo l’accesso alle stesse e soprattutto costringendo i conducenti ad utilizzare servizi igienici e di ristoro esterni a pagamento”. “Siamo esposti ad intemperie e condizioni di lavoro estreme 24 ore su 24”, interviene il vicepresidente, Giuseppe Neri, “e qualche professorone trascura che in estate, all’interno della cabina del camion, si possono raggiungere temperature di 50 gradi. Forse qualche esperto dovrebbe farsi un giro sul camion per comprendere che siamo esposti a tantissime patologie, tra cui i tumori della pelle, appunto...”.
La Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani ha già denunciato la situazione al Ministero dell’Interno, al Ministero della Salute e al Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità
Sostenibili ed intende chiedere, attraverso le Commissioni parlamentari nazionali e regionali competenti, il condono delle sanzioni, trovando altresì l’appoggio dell’ASAPS, l’Associazione
Amici della Polizia di Stato.
“Ci si preoccupa che autisti ed utenti della strada siano ecosostenibili, quando abbiamo tratti di gallerie non utilizzate in cui sono regolarmente funzionanti migliaia di lampadine, per non parlare
di altri sprechi di cui la Pubblica Amministrazione si è già dimenticata! Siamo davvero il Paese dei paradossi, che ha dimenticato la dimensione umana del LAVORO.”