È l’ora di schierarsi per il bene di Catania: con questo spirito Riccardo Tomasello, presidente e fondatore del movimento È l’ora del popolo, scende in campo e presenta la sua candidatura in vista delle prossime elezioni amministrative della primavera 2023. Poche gocce di pioggia in un caldo pomeriggio di settembre hanno dato inizio all’incontro di presentazione, in vista delle elezioni che si terranno a Catania il prossimo anno, di Riccardo Tomasello con il movimento È l’ora del popolo, ma la voglia di spendersi per la città è tanta. Tomasello, insieme al suo movimento, intende riportare i cittadini alla politica attiva. Come cantava Gaber, “libertà è partecipazione”, ed è questa per il presidente del movimento - che ha ufficializzato la propria candidatura a sindaco della città - la chiave per provare a far uscire Catania da un baratro in cui è piombata da troppo tempo. «Bisogna schierarsi per il bene del Comune di Catania - sono le parole di Tomasello - chiamerò il popolo a risvegliare questa bellissima città, sarà una nuova stagione di democrazia partecipata».Il movimento politico invoca una guida per Catania, qualcuno che possa farsi carico dei reali bisogni dei cittadini e che possa spendersi con impegno e passione. Tomasello è stato definito dai presenti - tra cui il candidato sindaco di Valverde Rosario Scandurra, la professoressa Liliana Nigro dell’Accademia di Belle Arti di Catania, l’on. Pippo Compagnone - come uomo del popolo: tanti gli attestati di stima, le dichiarazioni di sostegno e soprattutto d’amicizia nei confronti del candidato sindaco e del percorso che si accinge a intraprendere. Presentato come un uomo di valori, di profonda religiosità, dotato di serietà e legato alla città di Catania, Riccardo Tomasello ha accettato una sfida che di certo non sarà semplice, quella di restituire a Catania la dignità che merita. Non sono neanche mancate le sorprese: Tomasello ha ricevuto, come segno d’affetto, un omaggio floreale da parte dei rappresentanti della “candelora dei fruttivendoli”, per ringraziarlo del lavoro svolto durante il suo incarico da presidente del Comitato dei Festeggiamenti di Sant’Agata. Durante l’incontro che inaugura la discesa in campo del movimento È l’ora del popolo, il presidente e fondatore ha letto i punti su cui lui e la sua squadra intenderanno battersi: «Al primo posto una Catania libera e solidale, una Catania creativa, che può rinascere, può risvegliarsi soltanto alimentata dall’energia di tante idee. Guardiamo anche - continua Tomasello - la Catania dei quartieri popolari, cuore pulsante di questa città, che ha diritto di esistere. Guardiamo al mondo della scuola, antidoto a criminalità e bullismo». Un’aggiunta è d’obbligo, però, per il presidente, «il movimento è aperto al dialogo, siamo pronti a dialogare con chi condividerà le nostre idee. Faremo un’azione di squadra per favorire un nuovo processo di partecipazione popolare». Tomasello tiene a sottolineare di non voler essere “l’uomo solo al comando”, ma un amministratore circondato da una squadra competente, «donne, uomini e associazioni che rappresentano il cambiamento». Viene annunciata una stagione di democrazia partecipativa, “adesso è l’ora del popolo”, è lo slogan più volte sottolineato. Riuscirà Catania, come la fenice, a risorgere dalle proprie ceneri? Sarà soltanto il tempo - e la perseveranza di persone con la schiena dritta - a dirci se questo sarà possibile; intanto resta soltanto un antidoto capace di immaginare una Catania migliore: la speranza che tutto questo sia possibile perchè, come ha sottolineato Tomasello con commozione, «solo insieme possiamo risollevare questa città».Tomasello scende in campo: idee e amore per la città al primo posto
Catania libera, creativa, per tutti: è possibile