Dopo 13 mesi finalmente anche i 53 lavoratori del settore dell'igiene ecologica di Catania, lunedì 12, riprenderanno a lavorare presso il consorzio Gema. Nell'ultimo anno infatti 172 lavoratori, a causa del cambio d'appalto della nettezza urbana, erano stati tagliati fuori perdendo il lavoro. E' un grande traguardo per il Sifus Confali (sindacato fondato sull'unione e la stabilità) che per più di un anno non ha smesso di lottare a fianco e con i lavoratori per ottenere i risultati sperati. Ad annunciare la notizia sono Maurizio Grosso, segretario nazionale Sifus Confali e Lucia Inzirillo, segretaria regionale per gli enti locali con l'analogo sindacato, che stamattina hanno tenuto la conferenza stampa in via Santa Maddalena , nella sede del sindacato dei lavoratori dei servizi igienici ambientali di Catania. «E' ancora il primo tempo» esordisce Maurizio Grosso «E lo abbiamo vinto!» La vittoria è da attribuire alla collaborazione dei lavoratori che dal 2 novembre 2021 lottano con perseveranza. In sala infatti , a sostenere i due segretari, erano presenti i tanti impiegati che si sono resi protagonisti di una lotta per i loro diritti. L'accordo di secondo livello è stato firmato il 2 febbraio di questo anno presso l'ispettorato del lavoro e siglato dal Prefetto, spiega Luci Inzirillo. Dopo i tanti tavoli di discussione a cui hanno partecipato oltre all' Srr (Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti) anche e soprattutto i lavoratori direttamente interessati, si è riuscito ad ottenere un accordo che garantisce loro di lavorare per tre mesi. Il commissario straordinario Federico Portoghese, nominato dalla Città metropolitana di Catania, ha verificato che la città versa in una condizione di emergenza sanitaria perché il servizio di raccolta non sta funzionato e che di conseguenza, l'Srr non può apporre un taglio alle unità addette ai servizi igienici urbani, come ha fatto, tagliando fuori oltre 200 unità. «Questi sono servizi indispensabili a cui la città non può rinunciare.»Nonostante questa prima vittoria la denuncia ribadita dai due segretari è l'abbandono delle periferie che hanno bisogno di personale per la raccolta porta a porta e la pulizia delle strade, infatti con il recente accordo verrà coperta solo il Lotto Centro. Inoltre il dito puntato da tutti i lavoratori è contro il comune di Catania che non ha mai svolto i controlli analoghi non rendendosi dunque conto della grave situazione emergenziale in cui riversa la città. «Catania puzza, i cittadini lamentano l'incongruenza tra il caro bollette e l'inefficienza dei servizi ed inoltre dovremmo ospitare a breve ingenti masse di turisti.» Questa l'esplicita dichiarazione di Maurizio Grosso che svela la verità sulle condizioni della città. Catania infatti è stata proclamata la meta più ambita per decine di turisti che hanno scelta la città come luogo ideale per trascorrere le imminenti vacanze natalizie. Anche per questo motivo probabilmente il prefetto ha scelto di riassumere i lavoratori per i successivi tre mesi. L'augurio con cui la segretaria per gli enti locali chiude il suo intervento riguarda la speranza di poter prolungare il contratto di lavoro e che possano passare un sereno natale con le loro famiglie così come lo faranno i turisti che visiteranno Catania durante le feste e che grazie al loro lavoro troveranno la città in condizioni migliori. La presenza di Giuseppe Costa, uno dei lavoratori precari che lotta insieme ai suoi colleghi dall'anno scorso, è una forte testimonianza della sinergia tra il sindacato e i lavoratori. Giuseppe si è speso per sensibilizzare le istituzioni della Curia e quelle politiche; «é così che si raggiungono gli obbiettivi: lottando sempre con i modi giusti.» La forte emozione in sala di tutti i lavoratori ha reso infatti evidente il fronte comune che questi hanno costituito non arrendendosi davanti agli ostacoli che questa lunga battaglia gli ha posto davanti. Maurizio Grosso, tra i forti e sentiti applausi definisce infatti il sindacato come «una casa per i lavoratori, all'interno della quale si devono discutere tutti i tipi di problemi» Senza la loro presenza, puntualizza Maurizio, non si sarebbero raggiunti i risultati sperati e la loro partecipazione ai tavoli di discussione ha reso possibile una più diretta comunicazione consentendogli di prendere consapevolezza dei reali problemi e dei diritti per cui devono lottare. Ciò a cui auspica il segretario nazionale è la costituzione di un gruppo dirigente tra gli stessi lavoratori così che non abbiano bisogno di nessun intermediario istituzionale.[gallery ids="67141,67142"] «Il reale problema» confessa Lucia Inzirillo «è che le aziende private credono di poter fare ciò che vogliono con i lavoratori.» Spesso infatti, come è già successo, li usano come "tappa buchi" facendoli lavorare su più livelli non rispettando le loro competenze. La vicenda riguarda tre autisti che quest anno sono stati assunti dall'azienda Ecocar la quale ha attribuito loro un contratto da operatori generici. Questo ha permesso all'azienda di risparmiare parecchio e di "usare" i dipendenti dove più era necessario. La segretaria degli enti locali sottolinea che nessuno verrà lasciato indietro: «Non ci fermeremo fino a quando tutti non verranno assunti con dignità».«Questi sono servizi indispensabili a cui la città non può rinunciare»
Catania, una città sporca che deve prepararsi ad accogliere migliaia di turisti
«Quando il gruppo è compatto è difficile farlo fuori»
Ancora molti i problemi da risolvere