La famigerata centrale di sollevamento di Sigona di contrada Magazzinazzo che insiste nel comprensorio irriguo della Piana di Catania, è sottoposta al ripristino della condotta divelta più e più volte da bombe d'acqua tra il 2018, 2019 e il 2021 e al rifacimento dell'impianto di sollevamento ormai "defunto" e quindi non funzionale da ormai 3 anni.
Com'è ben specificato dalle indicazioni contenute nel cartellone di cantiere che definisce l'inizio e la fine dei lavori per una durata di 100 giorni, la centrale con impianto "provvisorio" di sollevamento verrà consegnata - salvo imprevisti - il 27 luglio 2024.
Da quel momento partirà il collaudo e la messa in servizio, fatto salvo che la condotta va posta in pressione dopo un inutilizzo durato 3 anni e sempreché pioverà e/o il livello della diga di Lentini sarà sufficiente per erogare il prezioso liquido chiamato acqua, per offrire un servizio a circa 5.000 ettari di terreno.
Tra l'altro non va trascurata nemmeno l'evaporazione naturale dell'acqua, quale elemento ostativo, determinato dalle torride temperature estive che ad esempio lo scorso anno in quella zona hanno raggiunto punte di 54°C.
Giusto per dirla tutta, sempre quest'anno, a dicembre, si avvierà un altro cantiere di lavoro nella centrale di sollevamento di Sigona, per installare tutto l'occorrente quali pompe, motori e quadri di comando sostitutivi e definitivi!
Nel frattempo sorge spontaneo pensare, come accade per i bandi di riefficientamento delle infrastrutture consortili che completeranno l'iter il 10 giugno prossimo - un giorno dopo le chiusura delle elezioni europee - come molti lavoratori a tempo determinato dei Consorzi di Bonifica restano a casa senza un contratto di lavoro oppure è già in scadenza contrattuale, anche se nel bilancio regionale al 31 gennaio 2024, attraverso l'approvazione dell'art 7 lr n°3\24 sono stati attribuiti ben 5.820.000 euro sul capitolo di spesa 147320 che permetterebbero di riempire le piante organiche variabili degli 11 Consorzi di Bonifica! Oggi carenti di ben 552 unità di lavoro....
Queste, purtroppo, sono le vergogne del teatro politico siciliano alle quali siamo costretti ad assistere e che non fungono da risposta al dramma vissuto dai siciliani che si vedono razionata l'acqua ormai da 5 mesi, senza che politiche programmatiche, garantiscono azioni di contenimento e di contrasto alla emergenza climatica, idrica ed irrigua in corso!
Segr Gen Reg Sifus Ernesto Abate