"Il lavoro è dignità, non è carità". Questa è la scritta che campeggia al comune di Caltagirone occupato da ieri mattina da lcunii ex lavoratori del cara Mineo. Una situazione di emergenza; dopo il cambio societario della gestione del Cara di Mineo dallo scorsol 1 ottobre e il licenziamento di 150 dipendenti (il 50% della forza lavoro al Cara) li riflettori si tengono puntati sui criteri di riassunzione dei nuovi appaltanti e sull'applicazione della clausola di salvaguardia dei livelli occupazionali. "Intanto al Cara - afferma Lucia Inzirillo segretario provinciale Confali - si fanno straordinari e si applicano contratti a termine ad 1/3 mesi anche a lavoratrici in interdizione o maternità con la chiara funzione di ricattare i lavoratori». [embed]https://www.youtube.com/watch?v=qg4FjQxdQ54[/embed]