Paura, tanta paura, soprattutto dopo quello che è avvenuto il 3 luglio scorso. Poco dopo mezzogiorno si è verificata una forte esplosione sull'isola di Stromboli, con ricaduta di sabbia, cenere e altro materiale vulcanico. Alcuni testimoni hanno riferito che l'eruzione, preceduta da un forte boato, sarebbe stata di intensità maggiore a quella che il 3 luglio scorso provocò una vittima (Massimo Imbesi, 36 anni). Non si segnalano danni a persone o cose, tranne piccoli focali d'incendio sul versante di Ginostra del Vulcano. La nuova esplosione sullo Stromboli è stata avvertita distintamente da turisti e residenti che si trovano nell’isola e in quelle più vicine dell’arcipelago. Un’altissima colonna di fumo è visibile anche a diversi chilometri di distanza. La fuoriuscita di lapilli e altro materiale incandescente ha provocato un piccolo incendio sulla zona sommitale del vulcano e in contrada Forgia Vecchia, sul versante dell’abitato di Stromboli. Altri piccoli focolai si registrano nella zona di Ginostra, dove molte persone per proteggersi dalla caduta di cenere e altro materiale vulcanico si sono radunate nella chiesetta della minuscola frazione raggiungibile solo via mare. Un gruppo di turisti che si trovavano a Stromboli, dopo l'esplosione sono scappati dalla spiaggia e si sono radunati in piazza. Stanno tutti bene, anche se sono molto spaventati. Il boato infatti è stato molto forte e dopo l'esplosione il cielo si è oscurato. Sull'isola si è registrata una pioggia di cenere e materiali. La situazione sembra comunque sotto controllo. Il sindaco di Lipari Marco Giorgianni ha dichiarato: "La situazione è sotto controllo, abbiamo lo stesso attivato tutte le procedure di protezione civile. Ho vietato per oggi l'attracco di mezzi non di linea e sono stati rafforzati i servizi della Guardia costiera". L'eruzione dello Stromboli secondo il capo della Protezione civile Borrelli ha causato un'onda di tsunami di 30 centimetri.