Il Coronavirus continua la sua espansione in Sicilia, anche all'interno della base statunitense di Sigonella. È infatti risultato positivo al tampone, ieri pomeriggio, un uomo di 58 anni residente nell'entroterra siciliano che ha lavorato alla base militare fino al 28 febbraio, giorno del suo pensionamento. In seguito al grande traguardo, proprio all'interno della base si è tenuta una gran festa ma, non appena varcate le soglie di Sigonella (dopo appena due settimane) l'uomo avrebbe però lamentato diversi sintomi ricollegabili al Covid-19 (in particolare, febbre) che lo hanno portato ad insospettirsi e a fare il test, poi risultato positivo. Al momento, l'uomo è ricoverato all'ospedale di Caltagirone nel reparto di Malattie infettive. Chiaramente, oltre alla preoccupazione per l'uomo, che sta già meglio ed è sfebbrato, adesso si pensa a rintracciare tutte quelle persone (oltre ai familiari) con cui il 58enne potrebbe essere entrato in contatto nelle ultime settimane; l'Asp, la questura e la prefettura sottoporranno anche loro al test per valutare se c'è già stato contagio. Tanta preoccupazione nel suo paese d'origine dove, come nel resto dell'isola, sono rientrati molti studenti e lavoratori fuorisede che vivevano nel Nord Italia dopo l'arrivo dell'emergenza; anche uno dei figli del 58enne, ad esempio, lavora a Bergamo, ma non torna a casa da almeno due mesi; è escluso, al momento, che il contagio possa essersi verificato tramite lui. Nel frattempo alla base di Sigonella sale il timore di un possibile contagio di altri dipendenti e militari, anche se già da una decina di giorni si applicano anche lì le misure precauzionali per prevenire la diffusione del Coronavirus. Si predilige infatti lo smart-working, viene controllata la temperatura e gli accessi sono limitati, coloro i quali rientrano dalle zone rosse devono rispettare l'isolamento fiduciario, e molte attività (anche se non tutte) hanno già chiuso. Sembra che anche il personale italiano, nelle ultime due settimane, sia stato sottoposto al tampone da Coronavirus e si attendono i risultati. Fonte foto: aeronautica.difesa.it