In studio si dibatte sull'ostilità dei no vax e sulla previsione del Ministro della Salute tedesco: "Se non ci saranno nuovi varianti resistenti al vaccino, in primavera torneremo alla normalità". Quanto di vero c'è in questa frase? Risponde al quesito il prof. Ignazio Vecchio: Come comprendere le paure di chi si ostina a vaccinarsi? Di quali paure effettivamente si parla? Il prof. Ignazio Vecchio dichiara: Proprio mentre i no vax dicono no al vaccino, i malati di altre patologie ne piangono le conseguenze. Servirà persuasione o obbligatorietà?Secondo la prof.ssa Tornali si parla paradossalmente di due opposti che coincidono.Un nuovo appuntamento col Cappello di Archimede, rubrica medico scientifica prodotta da SicraPress. Il prof. Ignazio Vecchio, neurologo e titolare della Cattedra di Bioetica e Storia della Medicina dell'Università di Catania e la prof.ssa Cristina Tornali, fisiatra e direttore del Centro di Accademia di Arti Sanitarie, hanno "soddisfatto" i dubbi degli ascoltatori con le loro interessanti riflessioni.
"L'influenza ogni anno fa le sue varianti e ne conseguono diverse vaccinazioni. Da medico e da cittadino, per quanto riguarda le varianti, penso che il problema sia come gestire l'eventuali complicanze delle stesse. In questo palcoscenico mediatico, ognuno espone le proprie idee andando fuori dal discorso centrale: il virus e gli strumenti affinché una variante non crei complicanze. La previsione del Ministro è quindi irrisoria". E la prof.ssa Tornali aggiunge: "I non vaccinati fanno sì che, al loro interno il virus si replichi creando la variante. Virus stroncato dagli anticorpi dei vaccinati".I vaccinati, si sono fidati della medicina, dello sviluppo scientifico, di un presidio. Coesiste troppa confusione, troppi parlano di dittatura, di regime e adirittura il 5G.
"Se il Mossad , il più importante dei servizi segreti, non ha visto complotti dietro l'utilizzo dei vaccini e addirittura in Israele viene somministrato a macchia d'olio, non vedo pericolo. Tutto ciò per me è convincente, come lo è il fatto che gli ufficiali hanno garantito il vaccino. I no vax urlano il proprio diritto alla libertà ma stavano zitti quando i dpcm di Conte li costringevano a rimanere a casa....".
"Ci troviamo davanti al virus della cocciutaggine. Bisogna aprire la mente. L'obbligatorietà è un concetto di ordine politico, in altri Stati non hanno avuto bisogno di pensare a questo perché il cittadino stesso si è mosso senza diffidenza. La pandemia ha inciso esponenzialmente nel peggioramento dei più fragili, sempre più fragili, come un serpente che si morde la corda."