In questi giorni hanno creato scalpore i 4 medici che a Catania sono stati denunciati: colpevoli di rilasciare falsi certificati sull'esenzione dal vaccino. Ecco il pensiero del prof. Ignazio Vecchio: Questo l'interrogativo posto in studio dal direttore di SicraPress, Umberto Teghini: il prof. Ignazio Vecchio risponde diplomaticamente: la gente è disposta a spendere soldi per l'acquisto del tampone continuando a diffidare dal vaccino? La prof.ssa Tornali si esprime: . Come sempre a conclusione dell'appuntamento settimanale del Cappello di Archimede si parla della storia della medicina. Questa volta si punta l'attenzione sulla peste. Ad aprire il dibattito il prof. Vecchio: Conclude la prof.ssa Cristina Tornali: Il prof. Ignazio Vecchio, neurologo e titolare della Cattedra di Bioetica e Storia della Medicina dell'Università di Catania e la prof.ssa Cristina Tornali, fisiatra e direttore del Centro di Accademia di Arti Sanitarie hanno animato il 6° appuntamento della nuova stagione del Cappello di Archimede: promotori della battaglia sociale nella cultura del rispetto della donna e contro il femminicidio; oltre ai temi legati al Covid.
"Per rilasciare un certificato del genere bisogna che ci siano delle solide motivazioni. Consiglio a tutti ii medici di valutare e non fidarsi di ciò che racconta il paziente. Bisogna effettuare delle analisi sul paziente così da testare o meno la validità della loro richiesta. Purtroppo il vaccino è ancora temuto. Non c'è peggiore virus della paura"!Come si può dialogare con chi pensa che il vaccino sia una manovra ... ?
"Il principio fondante del dialogo raramente deve essere la polemica, mai il dialogo si deve evolvere in termine di offesa nei confronti della controparte. Il confronto deve essere internato su un'importante colonna ovvero quella dell'informazione. Proprio questa spesso viene viziata da fake news. Il confronto deve essere interscambio tra ragioni diverse che portano a mediazioni, in questo caso travate dal rapporto scientifico. Sicuramente non si può pensare che il vaccino sia frutto di manipolazioni da parte dei poteri forti, poiché il vaccino, come dimostra la storia della medicina, è sempre stata arma di difesa. L'idea del complotto è da abbandonare". Nel frattempo tutti coloro che hanno deciso di non vaccinarsi devono ripetere periodicamente il test rapido per poter anche solo lavorare. per questo motivo le farmacie aprono in turni prima id chiusura, Tutto ciò quanto costa allo stato e al cittadino? Soprattutto perchè
"Anche l'analisi del tampone è un qualcosa di sconosciuto e invasivo per il corpo che potrebbe portare danni. Sarebbe più facile fare il vaccino"Pillole di medicina: La Peste
"La peste da decenni accompagna il percorso delle civiltà. Pensiamo alla peste ateniese, alla peste romana, alla peste al tempo di Giustiniano e a quella del 1300. Da pandemica oggi è divenuta endemica, presente in Africa, in India ma anche negli Stati Uniti, nel Canada. L'organizzazione mondiale della sanità se ne cura e la storia della medicina è maestra nel darci gli elementi in base i quali la moderna medicina ne trae spunto per affrontare situazioni per le quali, ancora oggi, per analogia, si rimembra la peste".
"La peste e altre patologie simili si evolvono tramite un agente vettore, come il topo. Le condizioni igieniche scarse debbono farci riflettere sui motivi per la quale la peste non è stata ancora debellata. Nelle scuole bisognerebbe integrare lo studio della storia della medicina".