“Chiedo scusa ai tifosi, chiarisco il mio punto di vista!”. Questa la premnessa del lungo sfogo di Giuseppe Fasone, direttore generale dell'Acireale Calcio, attraverso un'accorata lettera.
Chi ricorda il fallimento alle porte del 2018?
Oggi non è una gran bella giornata: l'analisi fu sbagliata. Non vogliamo mancare di rispetto ai tifosi, non l'ho mai voluto fare e mai lo farei. Chiedoscusaai tifosi granata, con lasperanza di riscattarci nell'immediato.Voglio ancora volta a dover specificare la posizione societaria della mia persona, nonostante, per scelta, non ho voluto più rilasciare interviste nè concentrare l'attenzione mediatica su di me e sul mio ruolo, poiché conscio di una posizione ad itinere e temporanea. E' retorico ricordare da dove siamo partiti: anno 2018, fallimento alle porte, un'associazione di tifosi per salvare il salvabile e salvaguardarci dal futuro, missione trasformazione in SRL e dignità a questa Società. Così è stato, grazie all'apporto di ogni singolo tifoso con cui abbiamo condiviso ilsogno di non far morire il calcio cittadino, abbiamo eseguito tutti i nostri obiettivi, fino alla trasformazione societaria, demandata dal nostro pubblico.
Senza Stadio con incassi dimezzati o nulli
E' giusto ricordare che abbiamo preso la responsabilità della Società con a carico circa 250.000 di vertenze in essere, l'anno dopo gli incassi furono dimezzati dal Covid, nel 2019-2020 addirittura azzerati, finoall'anno scorso che ci ha visto sfrattati per lavori – ancora in corso – dalla nostra casa, il nostro Stadio. Nonostante questo però sono felice delle passate stagioni, dove il calcio giocato ci haregalato enormi soddisfazioni vedendoci ogni anno protagonisti dei campionati disputati.La nostra Società vive da sempre delle stesse risorse: sponsorizzazioni. Negli anni è stato difficile anche creare le basi per un solido rapporto di fiducia con le nostre aziende partner, con cui oggi condividiamo il progetto, poiché il lavoro svolto non era stato sufficiente.Nonostante questo, però, abbiamo sempre onorato gli impegni economici con i nostri tesserati e le scadenze federali. Quest'anno ci aspettavamo di trovare sull'uscio qualche imprenditore che potesse dare lustro allaNostra Società, grazie alla trasformazione SRL avvenuta, ma così non è stato nonostante da parte mie continua una ricerca senza sosta e solo l'imprenditore Santo Russo - e i suoi soci - si è fattoavanti, oggi vice-presidente, trovando “tappeto rosso” e a cui devo i miei personali ringraziamenti per il contributo sostenuto. Allo stesso, ho proposto il “cambio” di amministrazione, cercando unpassaggio di testimone che mi sollevasse da questa responsabilità e dal ruolo di amministratore dei
conti societari.
Non ho monopolizzato l'Acireale
L'Acireale Calcio non è monopolizzata da me, al contrario di quanto si dica, il mio posto è in Tribuna, da tifoso. Se dovessi esser io il problema, sono pronto a comunicare dimissioni irrevocabili
anche stasera, senza biasimare. Sono qui per il bene della Società, mettendo da parte il benessere personale(e non voglio neppure specificare gli oneri personali ed economici affrontati). Siamo stanchi tutti, io come voi: questa piazza non merita questa categoria ed è opportuno che qualcuno si faccia avanti ! Qual è la mia colpa però se nessuno lo ha fatto ?Continuo a fare il possibile e infatti a breve presenteremo due nuovi Soci, imprenditori acese che vorrebbero far parte del progetto.
L'Acireale è in vendita, costa zero euro
Voglio specificarlo, sottolinearlo a caratteri cubitali: la Società S.S.D. CITTA' DI ACIREALECALCIO 1946 A R.L. È acquistabile a 0(zero!) e a discapito da ciò che si dice, tra crediti e debiti a
compensazione, ha un bilancio privo di buchi e criticità.Riconosciamo gli errori e sono qui, pronto a metterci la faccia, per averli commessi in buona fede. L'anno scorso abbiamo fatto passi grandi, forse troppi, ma abbiamo creduto in quel sogno chiamato
S
erie C e ho chiesto a tutti un ulteriore sacrificio, ci condannò il campo e non la Società, in quel caso. Quest'anno, invece, sono consapevole di aver errato nel conceder fiducia: la Società avevachiesto una squadra per divertirsi, oggi non sono felice della nostra posizione in classifica e chi di dovere si sta adoperando per cambiare tutto in corso, nonostante le difficoltà del mercato di dicembre (dove nessuno o quasi è svincolato) sono veramente enormi. Però, non sono mai io a creare la squadra.
Anche io ragiono da tifoso, è difficile pensare di dover difendere la categoria, ma è la nostra condizione attuale. Vi chiedo di restare uniti, il momento è particolare, combattiamo insieme in
questa stagione difficile e a maggio metteremo un punto.Qualora non ci siano le condizioni, sono pronto a tirarmi indietro per il bene dell'intera piazza. Ciò non vuole essere una minaccia polemica ma una vera richiesta di “vicinanza” al pubblico acese,che da sempre rispetto e stimo.
Giuseppe Fasone