di Orazio Vasta Dopo la zona dell'aeroporto, adesso tocca a quella del Porto. Presumiamo, visto il contesto, che sia stata presa volutamente di mira dagli incendiari, la grande aiuola di Faro Biscari, proprio nei pressi dell'ingresso/uscita del porto; varco molto transitato da Tir, per non parlare degli autoveicoli che vanno o rientrano dai lidi balneari.L'allarme incendio è stato raccolto puntualmente dai Vigili del fuoco, intervenuti con l'ausilio di un’autobotte della Protezione Civile del Comune di Catania.Poco dopo, il Coordinamento del Corpo Forestale di Catania, il ha inviato un' autobotte da 8000 litri, la CT 40. Un altrointervento proficuo dunque dei volontari della Protezione Civile regionale dell'associazione Guardie Ambientali Sicilia.La bonifica, effettuata dalla Forestale di Catania, ha consentito di circoscrivere e abbassare il fumo e di chiudere i soccorsi senza alcuna tipologia di incidenti.L'incendio è chiaramente di natura dolosa e potrebbe essere stato causato dalla “classica”sigaretta ancora accesa, buttata all'interno della vegetazione, peraltro abbandonata a se stessa.Il Corpo Forestale ha sempre segnalato la criticità di tale area, ma fino ad oggi il comune di Catania non è mai intervenuto con una pulizia straordinaria.In realtà, non siamo sorpresi per tanto strafottente abbandono, considerando lo stato di salute della nostra città, una città che sta pagando a caro prezzo decenni di politiche amministrative devastanti. Una città dove anche l'attuale neo amministrazione comunale straparla di "decoro urbano"criminalizzando principalmente i senza fissa dimora e i senza casa. Una città dove se le temperature arrivano a 40 gradi (fatto inusuale dalle nostre parti in estate?) saltano le centraline dell’elettricità lasciando la gente senza luce e senza acqua. Una città dove solo la generosità e il coraggio delle donne e degli uomini, in questo caso impegnati quotidianamente negli interventi antincendio ha, fino a oggi, impedito il peggio.Una città...