La festa di Sant’Agata, santa patrona di Catania e motivo di grandi festeggiamenti invidiati in tutta Italia, è probabilmente l’evento che maggiormente coinvolge la comunità etnea, che si riunisce annualmente per le celebrazioni. Tra le caratteristiche della festa, una delle più importanti è la processione per le strade della città delle candelore, le tipiche costruzioni in legno riccamente scolpite e dorate in superficie dal peso di centinaia di chili e per questo trasportate a spalla da un gruppo di persone. La processione è molto sentita, ma quest’anno qualcosa non sembra andare come sperato, dal momento che una delle più giovani candelore, quella di Villaggio Sant’Agata, non parteciperà all’evento. A parlarne è Salvatore Russo, colui che ha creato la candelora del quartiere, che ha spiegato i motivi di questa assenza:
“Ho riflettuto a lungo e purtroppo ho preso la decisione che quest’anno la Candelora del Villaggio Sant’Agata non uscirà. Le motivazioni sono strettamente personali e lavorative, la mia attività non mi permette di liberarmi e credo che il lavoro vada al primo posto. Non mi sento inoltre di darla ad altri in quanto nessuno si prenderebbe le responsabilità civili e penali. Non ci sono altre motivazioni, il comitato organizzativo è cambiato rispetto a quello dell’anno scorso e avrei tanto voluto partecipare proprio per loro, ma sono del parere che il presidente che gestisce una Candelora debba sempre essere presente. Magari il Comune o la Chiesa potrebbero prendersi la responsabilità e così la gestione della Candelora passerebbe a loro, ma resto convinto che io debba comunque esserci, in quanto eventuali danno al cereo sono sempre responsabilità mie”.
“La comunità di Villaggio Sant’Agata - continua Salvatore Russo – ha chiesto le motivazioni di questa assenza e io ho spiegato il perché. Molti sono rimasti delusi ma altri, che sentono meno la festa, si sono disinteressati. Ripeto: se non ci sono io, nessuno si prenderebbe la briga di uscire la Candelora al posto mio. Qualche cereo ha proposto di venire da me e io volentieri li accoglierò, ma purtroppo non potrò lasciare la mia posizione lavorativa per unirmi a loro”.
“L’anno prossimo ci rifaremo, a meno che qualcuno non abbia intenzione di ostacolarmi. Io non voglio attaccare nessuno e non lo sto facendo ora, ognuno esprime il proprio pensiero e il mio è limpido e sincero. Nel 2025 ci sarà inoltre la collaborazione con Orazio Cannavò, che lavora nell’organizzazione della festa, e quindi mi aspetto un grande lavoro per la nostra candelora”.