Umberto Pioletti
Sorride a abbraccia tutti Totò Cuffaro. L’elezione di Piero Lipera alla segreteria provinciale della Democrazia cristiana è stata molto sofferta per le correnti esistenti (almeno 3…) all'interno del partito.
Candidatura unica e acclamazione per Lipera che ha dato il via alla fase nuova della rinascita Dc, quella della strutturazione sul territorio.
Lipera nel suo discorso alla platea ricorda “il 105esimo anno dall’appello dei “Liberi e forti”, con cui, il 18 gennaio ma del 1919 il nostro conterraneo Luigi Sturzo diede vita a quel Partito Popolare Italiano da cui sarebbe nata la DC.”
E, ancora, c’è chi scrisse che “Un uomo senza passato è un uomo senza futuro”, purtuttavia noi non possiamo, non dobbiamo, non vogliamo cullarci di questo glorioso passato.
A rischio di apparire scontato e banale, io oggi devo rinnovare a voi quell’appello,
esortandovi - da uomini veramente “Liberi e forti” – a tornare a guardare alto e lontano.
Noi siamo quella generazione che in Sicilia ha conosciuto una enormità di fatti legati alla mafia: che è la causa primaria della nostra arretratezza culturale ed economica.
Noi oggi vogliamo andare oltre quei fatti, oltre quegli omicidi, oltre quegli uomini.
Vogliamo possedere l’utopica ambizione di essere i primi distruttori di tutte le mafie.
Perché le mafie si possono distruggere, si possono annientare, con la sconfinata potenza dell’istruzione, della cultura, del lavoro, delle opportunità, che la nostra Sicilia, la terra più generosa del Mediterraneo, è stata sempre pronta ad offrire.
Dobbiamo tutti avere il sogno che anche in Sicilia, nelle università, nella scelta dei professori,
negli ospedali, nella scelta dei primari, nelle pubbliche amministrazioni, nella scelta dei dipendenti, prevalga sempre il merito anziché altre illegali metodiche.
Viviamo una regione che dall’anno 2014 ha perso circa 200 mila abitanti e che ogni anno
vede diminuire la sua popolazione di ben 30mila unità.
Solo negli ultimi 10 anni, la nostra provincia etnea, e lo dicono i dati ISTAT, ha perso oltre 40mila abitanti.
Perché la Sicilia non riesce a soddisfare le loro velleità, le loro possibilità, la loro sana voglia di emergere.
Dobbiamo invertire, una volta per tutte, questa terribile rotta.
Ci sono problematiche la cui soluzione non è più rinviabile.
La questione dei rifiuti, la cui gestione ancora obsoleta sta depauperando le casse dei nostri comuni, che come birilli, ad uno ad uno, stanno saltando per aria, andando tutti in bancarotta.
Esistono già tutte le tecnologie per incentivare i cittadini alla differenziazione del rifiuto,
garantendo persino loro un ristoro economico, ed esistono pure le avanzate tecnologie
attraverso cui è possibile azzerare il quantitativo dei rifiuti da conferire in discarica.
Vi sono questioni, cruciali per i decenni che verranno, che determineranno il futuro della nostra provincia:
La questione aeroporto, per esempio.
Decidere se cederne la gestione ad un privato straniero (che porterà però i suoi utili fuori dalla Sicilia e dall’Italia) o mantenere l’attuale proprietà dei diversi enti pubblici, magari migliorando la sua governance;
La questione dell’acqua: dove al netto di ogni vicenda giudiziaria, dovrà essere la politica locale, d’intesa con quella regionale, ad individuare la soluzione più giusta, privilegiando non l’interesse di questo o quel gruppo imprenditoriale, ma avendo sempre chiaro in testa
il sacrosanto diritto dei cittadini
ad un costo del servizio più basso possibile,
non dimenticando mai che l’acqua è un diritto fondamentale di tutti.
Il futuro urbanistico e la mobilità, sono altri pezzi di un complesso puzzle che richiederà la nostra attenzione.
Se siamo qui oggi riuniti, in questa straordinaria assemblea, è proprio per interrogarci su questi e altri quesiti.
Dobbiamo adesso indossare, con orgoglio, le lenti del popolarismo sturziano mettendo a fuoco per ogni decisione l’interesse dell’uomo all’interno del suo habitat naturale che è in primis la famiglia, poi la società e poi il mondo del lavoro.
Le parole di Sturzo risuonano ancora oggi come monito e guida.
"A tutti gli uomini liberi e forti, facciamo appello, perché uniti insieme propugnino gli ideali di giustizia e libertà",
Questo appello è il nostro richiamo dal passato alla responsabilità e alla collaborazione.
Giustizia e Libertà devono essere le nostre parole d’ordine per lavorare, uniti e coesi, per il bene comune, lasciando da parte, ora e speriamo per sempre,
anche eventuali nostre interne divisioni.
Con la velleità di ambire ad essere noi i protagonisti del progresso che verrà, possiamo dar vita ad un partito che sia per tutti esempio di prolifica elaborazione di idee e valori.
Un partito senza visione e senza azione è destinato al declino: dobbiamo quindi essere sì custodi del nostro passato, ma anche protagonisti architetti del nostro futuro.
Infine, invito tutti a tornare a provare l’orgoglio di essere democristiani, sbandierando la nostra cultura, i nostri valori, le nostre sensibilità e impegnando le nostre menti verso la realizzazione di opere che abbiano tutte come primo obiettivo una utilità diffusa, e sempre con una primaria inclinazione verso i “più ultimi”, i “più deboli” e “i più indifesi”.
La Sicilia con il suo ricco patrimonio culturale e il suo clima accogliente, può davvero diventare
la Florida degli Stati Uniti d'Europa: un luogo incantevole dove sognare
di andare a vivere.
Noi democristiani, consci di una grande eredità, vogliamo tornare protagonisti della narrazione futura, dove il nostro impegno dovrà essere sempre pervaso
da un senso di urgenza costante.
Prepariamoci, da subito, alle sfide che ci attendono.
I prossimi appuntamenti elettorali, le elezioni europee, quelle provinciali e le amministrative, dovranno sempre vederci pronti, uniti e determinati.
La Sicilia, con la sua storia e il suo potenziale inesplorato, è pronta.
Dobbiamo essere noi ora i costruttori di questo destino,
andando avanti con passione, lealtà e impegno".
Gli altri eletti, tutti i nomi
Nominati vice segretari anche Miriam Pace, Francesco Coppa e Carlo Maccarrone.
Presidente Mario Brancato e vice presidenti Elio Tagliaferro, Massimo Condorelli, Matteo Di Mauro e Valentina Milici.
Segretario organizzativo Stefano Galatá. Capo segreteria politica Sebastiano Arcidiacono. Responsabile di giustizia Salvatore Litrico. Responsabile delle donne Angela Virgillito. Responsabile terzo settore Antonio Musumeci.
A leggere i nomi degli eletti Caterina Mendolia Pirandello responsabile dipartimento regionale DC Turismo e Beni culturali.
Durante il congresso sono intervenuti molti esponenti della politica locale e regionale, sia della DC che di altri partiti. Quest’ultimi hanno espresso solidarietà per il gesto vandalico nella sede della DC di Catania in piazza Teatro.