Sulla vergognosa scritta apparsa nella sede catanese della Democrazia Cristiana, in piazza Teatro Massimo (sulla saracinesca è stata trovata la scritta: «Tutti nella Renault»), è intervenuta Caterina Mendolia Pirandello, responsabile regionale del Turismo e dei Beni culturali.
“Il fatto grave è il riferimento chiaro e inequivocabile al ritrovamento del cadavere del presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro: il 9 maggio 1978 - afferma Caterina Mendolia Pirandello - un assassinio perpetrato dalle Brigate Rosse che fecero rinvenire la salma dello statista pugliese nel cofano di una Renault 4 in via Caetani a Roma, dopo 55 giorni dalla strage di via Fani. Lo ritengo un gesto inquietante che comunque non va sottovalutato e archiviato come il gesto di qualche teppistello: il nostro partito peraltro sta vivendo una nuova fase di crescita, fase legata al confronto, all’ascolto e alla trasparenza”.
L’intimidazione è arrivata a poche ore dall’atteso congresso provinciale del partito che sarà celebrato venerdì 19 gennaio all'hotel Airport International di Catania alla presenza del preisdente Totò Cuffaro.