Dopo una lunghissima gestazione sono stati nominati i cinque vertici di Asp e aziende ospedaliere catanesi in sospeso. In generale però traspare una certa irritazione, anche all'interno della stessa maggioranza di governo regionale, con Schifani che prova a fare il pompiere.
I ras catanesi del centrodestra hanno trovato, pur con un residuo di mal di pancia e di vendette in sospeso, la quadra nelle ultime ore, dopo vertici di partito (decisivo è quello di Fratelli d’Italia nella villa di Ignazio La Russa a Ragalna, come scrive Barresi sul quotidiano La Sicilia) e confronti incrociati. E così, dopo mesi di stallo, i direttori generali, hanno firmato i decreti di nomina, rispettando l’ultimo ultimatum: il 2 settembre.
All’Asp il conteso ruolo di direttore amministrativo va a un nome a sorpresa: Tamara Civello. Iblea, under 50, dirigente non generale dell’assessorato alla Salute, ultimo incarico da dirigente amministrativo a Modica. Esperta di bilanci, molto amica dell’ex dirigente Letizia Di Liberti, viene indicata come una una tecnica fortemente caldeggiata dall’assessorato e dalla presidenza.
Il titolare dell’altro posto di vertice all’Asp è cambiato rispetto agli assetti di qualche settimana fa: il nuovo direttore sanitario sarà infatti Giuseppe Reina. Lo stimato primario di Malattie infettive è uno dei risultati del cambio di passo di FdI, che, dopo aver concordato la linea sulle nomine sanitarie (e non solo) nel vertice da La Russa, ha battuto i pugni sul tavolo con gli alleati.
E così, oltre a Reina (per il quale s’è speso molto il deputato regionale Giuseppe Zitelli, per conto dell’ala musumeciana dell’eurodeputato Ruggero Razza), i Fratelli di Catania strappano anche l’altro ambito posto libero al Garibaldi: il nuovo direttore sanitario sarà Mauro Sapienza, apprezzato primario di Medicina interna a Enna, per la gioia del presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno.
Infine, il Cannizzaro: Monica Castro, dirigente del Policlinico (apprezzata dalla Lega di Luca Sammartino) è il nuovo vertice amministrativo, con la conferma di Diana Cinà a direttrice sanitaria spinta dall’eurodeputato e coordinatore forzista etneo Marco Falcone.