Dati degli invasi siciliani aggiornato dall’Autorità di Bacino, all’01 gennaio 2025
Nel prospetto sottostante é chiaro ed evidente come a distanza di un anno, rispetto allo stesso periodo, cioè da gennaio 2024 a gennaio 2025, ci sia una disponibilità di risorse idriche ed irrigue pari al 32% in meno. Un dato a dir poco drammatico per la Sicilia.
Nei numeri: “lo scorso gennaio si poteva contare su 300 milioni di metri cubi d’acqua e quest’anno su appena 200 milioni di metri cubi d’acqua a fronte di una capienza massima di 1.1 miliardi di metri cubi d’acqua complessivi su 47 invasi in Sicilia.”
Il dramma nel dramma è che questo Governo Regionale - forte delle sue convinzioni - pur riscontrando grandi difficoltà organizzative nel regimentare le acque attraverso tutte le maestranze presenti tra i Forestali, i Consorzi di Bonifica e l’Esa, e seppur sottoposto a forti pressioni esercitate dalla Comunità europea che a furia di infrazioni e penali a carico dell’Italia sulla questione della reiterazione dei contratti di lavoro a termine, non interviene e preferisce fare orecchie da mercante, rimandando a domani ciò che va fatto oggi.
Difatti, mentre mantiene in vigore il turnover nei Forestali che attendono invano una riforma, si nasconde dietro ad un dito nei confronti del personale operaio dell’Esa e lo blocca persino nei Consorzi di Bonifica, costringendo tutti i 70 deputati a barattare il turnover per l’approvazione della riforma del settore.
In barba all’emergenza idrica, irrigua e climatica ed alla siccità severa, nonché alla vetustà delle infrastrutture, si preferisce lasciar inondare le strade come accade sulla Catania-Gela, piuttosto che far arrivare l’acqua alle bocchette degli agricoltori consorziati; poiché senza una legge regionale che intervenga sulla questione dei contratti a termine, quest’anno circa 500 lavoratori a tempo determinato dal 1992 ai giorni nostri, non potranno essere assunti a lavoro, per garantire le dovute ed impellenti manutenzioni!
Il video allegato è solo la punta di un iceberg per cui la politica non interviene responsabilmente!
Ma Schifani che “vede lungo”, questo disastro derivato dall’allerta meteo l’aveva previsto?
La domanda nasce spontanea, dato che i danni causati dalle esondazioni subìte in lungo ed in largo in Sicilia sono stati frutto anche della mancata bonifica del territorio, dal mancato rimboschimento e dalla mancata manutenzione delle reti scolanti!!!!
Il lungimirante Schifani lo sa che bloccando il processo di stabilizzazione dei precari dei Consorzi di Bonifica si pone in errore e crea i presupposti del disastro ambientale, oltre a provocare discriminazioni tra lavoratori e disservizi per gli agricoltori consorziati?
Così facendo si alimenta l’ecomostro del disastro ambientale, cosa che abbiamo sollevato come organizzazione sindacale nell’ultimo anno a tutti gli ispettorati del lavoro siciliani e che a breve interesserà gli organi competenti.
Segr naz Sifus Ernesto Abateh