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di Giovanni Greco
La vita della squadra di prima categoria situata tra Catania e Canalicchio è cambiata da quando hanno deciso, nel febbario 2024 ha iniziare a realizzare video e postarli sui social.
“Vogliamo raccontare in modo sincero e pulito la nostra realtà, i video che facciamo sono veri anche negli errori tecnici comuni di una squadra di prima categoria” afferma mister Gigi Inzalaco.
A livello di coinvolgimento una squadra di un piccolo quartiere arriva a fare 9 mila spettatori di media nelle dirette social, con una platea che va dai 10 anni in su interessato a brevi contenuti di un minuto, in cui è possibile curiosare per vedere cosa succede in queste piccole realtà; inizia tutto con una sfida durante l'allenamento, a chi colpisce la traversa più volte tra il mister e i giocatori fino a veri e propri reportage della squadra in trasferta durante la partita. La filosofia societaria è quella del divertimento e sovente della goliardia.
Tra tutte le iniziative che sono arrivate dopo l’avvento sui social, sicuramente quella dei provini è stata la più interessante, la pagina Instagram infatti, conta 14 mila follower e video con centinaia di migliaia di visualizzazioni che hanno fatto sì che a due diversi provini si siano presentati moltissimi giocatori che sono poi entrati nella rotazione della squadra.
“Sappiamo benissimo che in queste categorie sono i giocatori navigati a fare la differenza, - spiega Inzalaco, allenatore e presidente allo stesso tempo - ma nonostante questo abbiamo voluto schierare diversi juniores e dare molto spazio ai giovan: tra questi Simone Lombardo spicca su tutti. Il nostro obiettivo oltre ad avvicinare generazioni più piccole al calcio, quello di cercare un gioco diverso dal solito palla lunga e pedalare” per quanto sia necessario in certi casi”.
Non mancano purtroppo gli episodi deplorevoli, come quello della bomba carta lanciata dai tifosi del Comiso al centro 0della panchina della Leo Soccer, con la mancata assegnazione della vittoria a tavolino per i catanesi, nonostante l'arbitro avesse sospeso la partita.
Da quella partita in in poi, mister Inzalaco ha deciso di non seguire più le partite dalla panchina, per via di situazioni spiacevoli come quella di Comiso nella quale il mister non si è sentito tutelato dalle istituzioni calcistiche.
“Fin quando non inseriranno una terna arbitrale pure per le categorie minori - rivela Gigi Inzalaco - non avrò intenzione di allenare, a eccezione di categorie superiori come la Promozione. Forse la terna arbitrale avrebbe potuto evitare episodi assurdi come quello avvenuto recentemente a Riposto, in cui un giovane arbitro di 19 anni si ritrova da solo contro un pubblico diseducato sportivamente parlando…".
Nonostante questo però, l’allenatore non perde la passione verso questo gioco e rifarebbe tutto, compresi i sacrifici economici: dai social ai momenti emozionanti in campo come la salvezza raggiunta attraverso il playout del 6 aprile contro il Melilli, sfida vinta in trasferta 2-0 con le reti di Bergamo e Lanzafame. E come premio salvezza? L'immancabile "arrusti e mangia"…
