Dal 10 marzo 2020 a causa della pandemia dovuta al Covid-19 ci è stata negata la possibilità di viaggiare, andare al cinema, al teatro oppure assistere ad un concerto...eventi che prima davamo per scontato. I countdown prima di una gita, l'emozione provata sotto un palco, la curiosità di scoprire nuovi luoghi e la voglia di passare una serata davanti ad un maxischermo con i propri amici sono sensazioni che ci appaiono ormai lontane. Seppur con delle restrizioni, dopo mesi di lockdown, il 12 giugno 2020 un nuovo Dpcm ha confermato la riapertura delle sale cinematografiche, prevista per il 15 Giugno, e ciò ci ha dato una speranza nel poter tornare alla normalità. Questo spiraglio di luce è però durato ben poco, dal momento che con il decreto del 25 ottobre 2020 l'Italia entra in una nuova fase, venendo divisa in zone a seconda del rischio - rosso, arancione e giallo - e tutti i centri di cultura sono stati nuovamente chiusi tra cui la scuola e con essa i viaggi d'istruzione, esperienze che arricchiscono a livello sociale e culturale. Oltre all'aspetto psicologico, ci sono state delle ripercussioni anche nel campo economico; infatti, i dati forniti dall'Osservatorio dello Spettacolo (SIAE) mostrano che, durante tutto il 2020, gli eventi sono diminuiti del 69,29%, gli ingressi hanno segnato un calo del 70,90%, la spesa del pubblico ha avuto una riduzione dell'82,24% e si è passati da una media di 25 produzioni a stagione, una a settimana, alla chiusura totale. Ciò ha comportato una notevole mancanza di lavoro, la sofferenza di tutto un settore produttivo, al punto da scatenare proteste in ogni parte d’Italia. Si sono registrati episodi di protesta anche nella nostra Isola: a Catania, ad esempio, circa trecento ballerini, provenienti da tutta la Sicilia, si sono dati appuntamento in piazza Bellini per denunciare la chiusura delle scuole di danza e teatri. Un altro significativo contributo è stato dato da Fedez, cantante che più volte ha dimostrato di prendere a cuore i problemi sociali che investono la nostra Penisola, il quale si è fatto promotore di “Scena Unita”, un'iniziativa di raccolta fondi in aiuto del mondo della musica e dello spettacolo, alla quale hanno partecipato anche altri artisti e conduttori televisivi. Grazie a questo progetto si è data voce a quei lavoratori che, da più di un anno, non hanno l'opportunità di svolgere il proprio mestiere. Al fronte di questa situazione sono state proposte diverse ipotesi nel tempo, diverse soluzioni per andare incontro ad una riapertura, come quella del Ministro Franceschini: consentire l’accesso ai cinema soltanto con mascherina FFP2, con una capienza massima del 50% in sala e senza obbligo di essere sottoposti al tampone. Con la speranza di ritornare il prima possibile alla normalità e che questa situazione possa trasformarsi in un brutto ricordo, possiamo solo augurarci di rivederci presto in sala, al museo, a teatro, per ricominciare a godere del nutrimento dell’anima che è l’arte. Articolo a cura di: Anna Rita Bertolo ; Martina Greco ; Sharon La Rosa; Giorgia Lombardo ; Martina Monaco ; Francesca Urso