Passando da Vendicari e poi dai Nebrodi, Emanuele Feltri, catanese, 40 anni, nel 2011 si stabiliva definitivamente nella Valle del Simeto dove acquistava un terreno di cinque ettari, in contrada Sciddicuni (territorio di Paternò), su una collina che si affaccia sull’Oasi avifaunistica di Ponte Barca. Si trattava di un terreno abbandonato da quindici anni; ma Emanuele non perdeva tempo, dando vita ad un orto biologico, rinvigorendo l’agrumeto, ristrutturando la tenuta e sistemando la casa, prendendo in custodia cinque pecore che fa pascolare nel suo terreno dove non utilizza diserbanti. Presto, però, Emanuele scoprirà, denunciandole, le tante micro e grandi discariche abusive che dominano e infestano l'Oasi. Una presenza scomoda quella di Emanuele attenzionata dalla mafia, considerato anche che lo stesso imprenditore, insieme ad alcune associazioni ambientaliste impegnate nel territorio, iniziava a smaltire i rifiuti che degradavano la collina e dintorni, riuscendo a smaltirne una grande quantità, nonostante le attività delle discariche abusive non si siano mai interrotte.Orazio Vasta
Per contrastare il fenomeno di queste discariche illegali, il giovane agricoltore ha fatto installare una barra di ferro con un lucchetto per impedire l'ingresso nell'area ai mezzi dei non residenti. Ma la rappresaglia mafiosa non si è fatta attendere: Feltri subisce furti di arance, di olive e di attrezzi da lavoro. Ma Emanuele non molla! Neanche i mafiosi: una sera, Emanuele di ritorno a casa, trova quattro pecore morte ammazzate da un colpo di pistola ed una di queste con la testa mozzata e posta di fronte alla porta di casa. Emanuele, in quella occasione lanciava un messaggio forte e deciso: «Sciddicuni esiste e resiste per ricordare che non bisogna essere super eroi per portare avanti i propri ideali, per testimoniare che a volte il coraggio sta proprio nel condurre la propria vita quotidiana con coerenza e senza compromessi. Quando ci renderemo conto che ci stanno togliendo tutto, anche la possibilità di vivere in pace nella nostra terra, forse inizieremo a voler essere i reali protagonisti del nostro futuro». Ma ieri, domenica 11 luglio, l'esperienza di Emanuele è stata violentemente aggredita, forse definitivamente. Oggi, Sciddicuni tutto, o quasi, è stato distrutto dalle fiamme partite e dunque appiccate da ben quattro punti diversi. L'esperienza di Emanuele Feltri è stata definitivamente annientata? Emanuele in lacrime ha postato una diretta social dove ha espresso il proprio dolore, parlando col cuore in mano. Intanto, facilmente arriveranno i numerosi attestati di solidarietà e anche le autorità di polizia diranno la loro e faranno le loro indagini. E dopo?