“La Sicilia, come purtroppo ogni anno in questo periodo, è in piena emergenza incendi mentre il governo regionale non riesce a far tesoro degli errori del passato e resta inerme dinanzi alla distruzione del patrimonio boschivo, delle colture, delle aziende agricole”. È quanto dichiarano congiuntamente Angelo Villari, segretario dell’Unione Provinciale Catania del Partito Democratico, e Chiara Mangiagli, componente della segreteria provinciale Pd con delega alla Giustizia, sulla drammatica giornata di fuoco vissuta domenica dalla Sicilia e dalla provincia etnea. “Dopo i recenti incendi nelle campagne di Caltagirone, con la distruzione di oltre 40 ettari di terreno coltivato a grano e di diversi mezzi agricoli, e ai danni della “Kalat” di Caltagirone, l’azienda rifiuti che serve 15 Comuni del Calatino, che ha subito danni tra i 6 e gli 8 milioni di euro, domenica 11 luglio a Paternò, in Contrada Sciddicuni, le fiamme hanno aggredito l’azienda dell’imprenditore agricolo Emanuele Feltri (nella foto), distruggendo un uliveto secolare e l’impianto di irrigazione ed uccidendo diversi animali. Su questi fatti – proseguono Villari e Mangiagli – si deve far luce in maniera approfondita avendo presente la possibilità che si possa trattare di una strategia sistematica e diffusa della criminalità organizzata che mette in ginocchio chi cerca di costruire una propria attività e di riqualificare il territorio. Come Unione Provinciale Pd, chiediamo che vengano potenziati gli apparati investigativi ed il controllo del territorio, anche con una specifica task force che raccordi le forze dell’ordine nelle indagini, al pari di quanto avviene nell’azione di contrasto al fenomeno mafioso, affinché sui fatti che abbiano un chiaro intento intimidatorio venga fatta al più presto piena luce ed individuati i responsabili. Alla Regione Siciliana chiediamo di cambiare passo e programmare per tempo la stagione antincendio, nonché un investimento in mezzi e personale per una prevenzione moderna ed efficace in grado di tutelare boschi, imprese agricole e turismo. Il tentativo di soffocare le attività economiche che non soggiacciono al condizionamento criminale – chiudono Villari e Mangiagli – dev’essere scoraggiato sul nascere perché vi è assoluta necessità di far ripartire l’economia sana e di rendere il nostro territorio attrattivo, anche per investimenti sostenibili che creino nuova occupazione e sviluppo e siano utilizzati per sostenere la riattivazione delle aziende messe in ginocchio dagli incendi”.