Una puntata riassuntiva con un significativo messaggio morale verso una società che ha bisogno di certezze. Ad aprire il dibattito è stata la prof. Tornali: All'interrogativo su cosa ha imparato la pandemia risponde il prof. Vecchio: La puntata si conclude come nessuno si aspettava. La prof.ssa Tornali ha recitato una poesia sulle patologie mediche da lei scritta, premiata da un punto di vista clinico e poetico. Mostra così come l'arte e la medicina vanno a braccetto! Durante questa stagione del Cappello di Archimede non si è parlato soltanto di covid ma la coppia di medici ha cercato di espandere gli orizzonti della conoscenza medica in un mondo mediatico in cui le notizie vengono confuse, modificate, mal comprese. Una rubrica medico scientifica ricca di successi che da appuntamento al prossimo autunno.E' andata in onda l'ultima puntata della seconda stagione de IL Cappello dio Archimede. Rubrica medico scientifica animata, eccezionalmente al Grand Hotel Yachting Palace di Riposto, dal prof. Ignazio Vecchio, neurologo e titolare della Cattedra di Bioetica e Storia della Medicina dell'Università di Catania e la prof.ssa Cristina Tornali, fisiatra e direttore del Centro di Accademia di Arti Sanitarie.
"Fuori dal Covid è il titolo di un'opuscolo che ho scritto un'anno fa. Ha un aspetto storico ma spiega come funziona la ricerca scientifica. Un'opuscolo che serve da base per poter essere autonomi dinanzi ad un'informazione mediatica confusa. Si può essere fuori dal covid soltanto se si seguono determinate accortezze. Quest'opuscolo come la partecipazione all'Informazione Racconta rappresentano per me una missione sociale per sconfiggere il virus dell'ignoranza".
"Dalla pandemia abbiamo capito che nel macrocosmo c'è il microcosmo che nonostante i progressi, gli avanzamenti e la cultura del benessere, questo è cosi fragile da far si che un virus abbia disarmato il pianeta. Abbiamo riscoperto le vie del rispetto per la medicina, lontani dalla mala sanità. Abbiamo notato l'importanza della ricerca. L'ateneo di Catania grazie al rettore Francesco Priolo ha mostrato come far fronte allo studio, per questo rivolgo a lui il mio personale ringraziamento. Bisogna tener presente le priorità dell'essere umano, dei soggetti fragili. Bisogna tener presenti i diritti ma anche i doveri. Eppure, nonostante le numerose comprensioni, mi chiedo come si possa pensare di uscire dalla pandemia reclamando i vaccini.. Dovremmo dire grazie alla scienza".