Si è discusso molto sul vaccino e su un piano vaccinale che non funziona e che, data il nuovo organo gestionale, sta forse cambiando. Sicuramente è cambiato il clima dell'operatività. Lo stesso prof. Vecchio fa cenno ad un nuovo trend che sta sicuramente migliorando la situazione. Come afferma la prof.ssa Tornali stiamo combattendo una guerra con un nemico invisibile e abbiamo bisogno delle risorse che adesso si stanno utilizzando: "Finalmente la protezione civile scende in piazza. Abbiamo bisogno di utilizzare le risorse che possediamo, proprio come la protezione civile. Confidiamo nel procacciamento corretto delle dosi evitando il vax mercato, perché il vaccino è un bene dell'umanità. Speriamo che le dosi vengano somministrate in tempi brevi, con organizzazione e serietà" Solamente adesso in Sicilia si inizia a parlare dei disabili. megio tardi che mai potremmo dire, adesso che i politici iniziano a puntare il dito proprio sull'urgenza che emerge nell'aiutare e tutelare le categorie fragili. Miccichè, al contempo, pensa a vaccinare tutti coloro che fanno parte dell'Ars per il proseguo dell'attività politica. Questo metterebbe maggiormente in attesa le categorie fragili, a chi la priorità? Il prof. Vecchio con molta calma dichiara: "Miccichè ha le sue ragioni nel promuovere uno spazio operativo nei confronti di una categoria, in questo caso quella politica. Il problema dei disabili nasce molto prima, quando anche l'istituzione scolastica non ha pensato a tutelare i fragili. Quando una struttura scolastica chiude, i disabili non hanno il giusto supporto per lo studio. Basterebbe che l'Aspo richiedesse all'Inps o alle scuole un'elenco di coloro che riportano disabilità e agevolarli in questa pandemia, soprattutto in relazione al vaccino. A loro bisognerebbe dare precedenza". Queste sono realtà con le quali la politica dovrebbe riscontrarsi e trovare adeguate situazioni ma il prof. Andrea De Giorgio sostiene: "Il paradosso sta nel fatto che in Italia manca la politica, senza prender decisioni chiare. In Italia esiste il Ministero della disabilità, eppure non sono stati quasi presi in considerazione. Questo dimostra l'assenza di una vera politica". Purtroppo questo è quello che in molti casi è accaduto. Positivi che arrivati in ospedale hanno perso i contatti e i rapporti con le famiglie. Quest'ultime non hanno avuto la possibilità di rivedere il proprio caro neanche in sala mortuaria. Realtà crudeli che hanno segnato la vita dio molti. Ad esprimere il proprio parere è in primis la prof.ssa Tornali: "Questo è un'argomento di estrema importanza. Noi stessi abbiamo raccontato di un'assurdo trattamento fatto ad una disabile abbandonata in un lettino, lontana dalla famiglia. Molte persone, positive al covid19, all'interno degli ospedali hanno avuto trattamenti al di fuori della scienza e coscienza. Questa gente ha patito la solitudine, scarse le comunicazioni tra i parenti e il personale sanitario. Dalla rianimazione spesso si passava alla sala mortuaria. Deontologicamente è tutto da discutere. Errori ed errori della medicina e del rapporto assente, ma fondamentale, tra medico e paziente". Continua il prof. De Giorgio: "Essendo uno psicologo mi concentro sull'abbandono dei familiari, testimonianze raccolte non solo nella mia Lombardia. Di fatto non si può vedere la salma.. quindi c'è stato un distacco totale e atroce. Lodi ai medici ma questi parenti o i malati che sono guariti raccontano esperienze di piena solitudine, senza umanizzazione, senza relazioni. Le relazioni sono cure. Le persone in ospedale che non possono essere visitate, spesso non riescono a chiamare i familiari, pensiamo a coloro che hanno una demenza. L'eccessiva tecnicizzazione ha eliminato la cura della persona. -come lo stesso ha espresso nel suo libro La mente mente, chi siamo quando nessuno guarda? - Mi stupisce che la medicina di oggi non dia importanza alla psiche del paziente. La pandemia ha messo sotto stress gli operatori sanitari, spesso loro mancano già di umanizzazione. Uno psicologo potrebbe aiutare l'operatore sanitario ad affrontare la situazione con maggiore serenità".La rubrica medico scientifica di questa settimana ha avuto in collegamento un' ospite speciale, il prof. Andrea De Giorgio psicologo e neuroscienziato. Essenziali e presenti in studio, come sempre il prof. Ignazio Vecchio, neurologo e titolare della Cattedra di Bioetica e Storia della Medicina dell'Università di Catania e la prof.ssa Cristina Tornali, fisiatra e direttore del Centro di Accademia di Arti Sanitarie.
Parenti fantasmi affetti da covid19, sottratti alle famiglie e raccolti poi in sala mortuaria.