E’ sempre più critica la quotidianità degli autisti, già costretti a sorvegliare i mezzi da furti e rapine, ora anche dalla possibile intrusione di clandestini, che si nascondono sotto ai rimorchi e ai semirimorchi dei tir. La Laais chiede più tutela per gli autisti La Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani, L.A.A.I.S. chiede ad istituzioni e organi di polizia maggiori controlli e più sensibilizzazione nei confronti di un’opinione pubblica che dipinge sempre più autisti ed autotrasportatori come persone di serie zeta, burbere e scarsamente sensibili. ”Ci sono pervenute segnalazioni di nostri soci”, afferma la presidente della L.A.A.I.S. Tania Andreoli, “i quali si sono ritrovati a Ventimiglia, a Olbia e in altre città portuali, con clandestini letteralmente agganciati sotto ai semirimorchi, nell’intento di attraversare frontiere. Tutto ciò è inconcepibile e se disgraziatamente accade che il viaggiatore perda la vita, l’autista o il piccolo autotrasportatore è condannato per omicidio colposo!” Il vicepresidente della L.A.A.I.S., Giuseppe Neri sostiene che “Tali episodi rappresentino un’ulteriore stress per l’autista, costretto a vigilare il carico e anche a proteggersi da eventuali intrusi. Ormai le condizioni in cui operiamo sono veramente divenute insostenibili e ci meravigliamo come, nell’era dei droni e degli occhi elettronici che sempre più invadono ogni spazio della nostra vita, non si possa arginare un fenomeno sempre più in crescita.” La Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani chiederà a breve un tavolo tecnico con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ritenendo che la tolleranza zero sulle infrazioni stradali da parte degli organi di polizia debba essere commutata in una reciproca collaborazione diretta a prevenire l’emorragia dell’immigrazione clandestina che, sempre più sovente, corre su gomma.