Qualcuno dirà: come al solito. Ebbene, la Procura federale ha concluso le indagini in merito ad alcune gare della passata stagione e di quella precedente di Serie D e ha ritenuto di non dover disporre l’archiviazione: per cui si passa all’esercizio dell’azione disciplinare. Ciò significa che le persone e le società oggetto degli atti di indagine dovranno nominare un difensore di fiducia e presentare memorie difensive o chiedere di essere ascoltate. La Procura federale infatti ha avviato le sue indagini su presunti illeciti che sarebbero stati compiuti nella passata stagione e in quella precedente per alterare l’esito di alcune gare. Fra le società interessate ci sono il Corigliano e l’Olympic Rossanese, che ormai sono scomparse perché non si sono iscritte ad alcun campionato, con i rispettivi patron Nucaro e D’Acri, chiamati in causa. Il primo “per aver omesso di presentarsi dinanzi alla Procura federale in seguito alla convocazione ricevuta” e per il tentativo di alterare l’esito della gara fra il Corigliano e il Troina e il secondo perché “venuto a conoscenza di atti e comportamenti illeciti diretti all’alterazione del risultato della gara Licata - Corigliano, ometteva di denunciare l’illecito”. A difendersi dalle accuse diversi calciatori, presidenti, allenatori e tesserati (fra questi Giuseppe Boncore, attuale tecnico del Rotonda, Nicola Terranova, Agatino Chiavaro, Antonio Francesco Postorino), nonché le società Marina di Ragusa, Licata, Rotonda Troina e Acireale, tutte partecipanti all’attuale campionato di Serie D, tutte chiamate in causa, a seconda delle situazioni, a titolo di responsabilità oggettiva, diretta o presunta. Resta da capire, quindi, a cosa porterà questa indagine che adesso comporterà la presentazione di memorie difensive per replicare agli addebiti contestati e poi il dibattimento con relativa richiesta di sanzioni. Fra le gare che sarebbero state alterate figurano anche Acireale-Troina 4-2 del 22 settembre 2019 e San Tommaso-Acireale 0-1 del 9 febbraio 2020.