"Diteci se la Sicilia non fa parte della vostra bandiera" , così si conclude l'incalzante videomessaggio di Stefano Cirillo: il manager palermitano, su un volo di rientro per Palermo da Roma, si traveste da pirata lanciando una diretta provocazione alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sul tema del caro voli per viaggiare da Nord a Sud, soprattutto nel periodo delle feste.Oltre 700 euro a biglietto per spostarsi da Roma a Palermo, una somma estremamente alta e da comparare al costo per gli spostamenti dal centro Italia al nord, che ammonta invece a circa 100 euro. Questa la discrepanza dei costi denunziati da Cirillo che puntano i riflettori su un tema mai del tutto risolto, quello dell'insularità e del netto scollamento tra le regioni settentrionali ed il meridione. Soprattutto in occasione delle feste il problema sembra ripresentarsi, come un tema conflittuale che non tramonta mai e che viene sfruttato occasionalmente nei periodi delle campagne politiche in concomitanza delle elezioni, da politici che forse tentano, parlando della volontà di agire sulle notevoli differenze disfunzionali tra nord e sud, di allargare i loro bacini di voti. Ma poi? Cosa ne è dei milioni di fuorisede che, annualmente è costretta a rinunciare alle festività da trascorrere in famiglia e nella propria regione di provenienza perchè impossibilitate dall'aumento dei prezzi per gli spostamenti ? Sono tantissime le associazioni di volontariato che agiscono davanti all'incapacità di uno Stato assente. Ricordiamo per esempio l'iniziativa di Galbani in collaborazione con Stefano Maiolica , che è riuscita ad organizzare dei pullman gratuiti per permettere ai fuorisede di tornare in Sicilia in occasione del Natale. Lo storico Alessandro Barbero, discutendo sul tema dell'Unità d'Italia durante una conferenza a Torino, ha ancora una volta analizzato storicamente, che, una vera e propria unione tra il nord Italia ed il meridione non si sia mai realizzata, tanto che ad oggi rimane un tema poco discusso. L'insularità è infatti un problema che nella storia ha avuto un peso non indifferente, non solo per la diversa fruibilità ed efficienza dei servizi statali o per l'aumento dei prezzi per gli spostamenti, ma anche sulla differenza comportamentale e sulla struttura valoriale tra nord e sud, gravando così sulla costruzione apparente di società parallele di cui oggi ne vediamo i risultati. Alla luce dei fatti dunque l'incalzante provocazione di Stefano Cirillo che chiede al governo se la Sicilia fa ancora parte della sua bandiera risulta perfettamente lecita. E' evidente infatti che la questione del mezzogiorno non sia ancora un argomento storico ma piuttosto un fatto di cronaca sfruttato occasionalmente da politici che non intendono agire concretamente. In merito ai disagi strutturali di cui la Sicilia risente, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, si è recentemente espresso sulla propria volontà di agire con fermezza sulle autostrade siciliane e sulla costruzione del ponte sullo stretto. I due temi su cui Schifani si ritiene pronto ad intervenire, sono però spesso oggetto di burla e di scherno per i tanti comici siciliani che, nel trattare dei problemi della propria terra, denunciano con leggerezza i la molteplicità di lavori che ostacolano la circolazione sulle autostrade principali della Sicilia o del ponte sullo stretto, un impresa di cui si parla da troppi anni senzamai intevrenire concretamente.La Sicilia non ha bisogno di volontariato o di essere oggetto di scherno per la molteplicità di problemi strutturali che intaccano la sua solidità morale; avrebbe piuttosto bisogno di una politica che agisca per rendere la "questione del mezzogiorno" un capitolo chiuso della storia italiana e non un fatto di cronaca.Ritornare a casa per le feste , un "lusso" che non tutti si possono permettere
La Sicilia ha bisogno di "volontariato" per risanare le fratture con il resto dell'Italia?
Presidente della Regione Siciliana si espone su autostrade e Ponte sullo Stretto