Non basta l’ultimo atto del Taormina Film Fest di sabato 1° luglio al Teatro Antico a salvare dalla mediocrità la 69sima edizione: troppe ombre, poche certezze e molto fumo. Grande invece la soddisfazione di Ester Bonafede, che ha presentato con enfasi l’evento speciale dei Nastri d’Argento, elogiando e premiando La stranezza come ‘Film dell’anno’ 2023 . Con la presenza di Ficarra e Picone (impegnati a Catania sul set del loro film che uscirà a Natale). Il tutto in un Teatro Antico esaurito in ogni ordine di posto. A tratti si è più parlato delle polemiche del neosindaco De Luca che dell'attività culturale del Festival. Con la polemica sul Pala Congressi che il sindaco ha fatto chiudere per motivi di sicurezza a 2 giorni dalla fine della kermesse, impedendo in pratica la visione negli ultimi 2 giorni ai cinefili dei film annunciati su internet, senza contare che sono saltate le varie conferenza pre-festival oltre alle master class previste.Sul palco fra gli altri per una oggettiva bellezza emerge la 32 enne che desidera essere chiamata direttore d’orchestra e non direttrice: Beatrice Venezi. direttrice del Festival del cinema di Taormina nonché figlia di Gabriele Venezi oggi immobiliarista, molto vicino all'ambiente politico della estrema destra. Anche l'idea di aprire il festival con un omaggio a Luciano Pavarotti ha lasciato più di qualche perplessità, pur nel massimo rispetto di Big Luciano. Dei problemi risolti in corso d'opera ha invece parlato il co-direttore del festival Barrett Wissman, che ha sempre parlato con tono ottimistico del festival.Purtroppo alle parole non hanno seguito i fatti. Disorganizzazione evidente, scarsa anche l'affidabilità del nutrito Ufficio stampa; ritardi costanti e indicazioni velleitarie per i giornalisti, soprattutto per la stampa meno elitaria.Triste osservare le sale deserte durante le proiezioni al Pala Congressi di Taormina; peraltro proiezioni di film discutibili: alcuni con più di 30 anni alle spalle, non corrispondenti a cio che un festival che parla d'innovazione dovrebbe proporre.Al di la dei proclami, concretamente si è palesato poco interesse ad avvicinare i giovani all'arte e alla cultura del cinema (un ragazzo allievo del centro sperimentale di cinematografia di Palermo, lamentava l'inesistente collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia); di tutt'altra atmosfera invece una serie di aperitivi riservatissimi, come ad esempio all' Hotel Metropole, con almeno 10 bodyguard all’ingresso a rappresentare un' esclusività (chissà chi avrà pagato?) così come anche le cene di gala. Forte impatto sui media negli ultimi due giorni con qualche celebrità a creare un pò di rumors fra i quali Abel Ferrara con una master class molto seguita, oltre a Ficarra e Piccone che rappresentavano “La Stranezza” in sostanza uniche star acclamate; come ribadito, infatti, grande protagonista della serata del 1° luglio è stato il cast de "La stranezza" con la consegna dei premi al regista Roberto Andò, allo sceneggiatore Ugo Chiti (anche in rappresentanza di Massimo Gaudioso), ai produttori Angelo Barbagallo (Bibi Film) e Attilio De Razza (Tramp Limited) con Paolo Del Brocco (Rai Cinema) e Giampaolo Letta (Medusa) e soprattutto con gli eccezionali protagonisti de La stranezza: Toni Servillo, Salvo Ficarra e Valentino Picone e Giulia Andò. E' stata dunque una serata importante per il cinema, condotta da Laura Delli Colli, con la consegna dei Nastri d’Argento per il film più innovativo dell’anno, scelto dal Direttivo Nazionale dei Giornalisti Cinematografici al quale si aggiungono, due riconoscimenti al talento femminile con il ‘Premio Manfredi’ a Paola Minaccioni, nella tradizione dei Giornalisti Cinematografici a Taormina e il ‘Premio Nastri d’Argento/Pinko’ a Lucrezia Guidone, tra successo e popolarità, per la ‘performance dell’anno’ non solo per il suo personaggio in Mare fuori.Bilancio in chiaroscuro
Finale in crescendo