Black out totale. Il Catania non riesce più a venirne a capo. La sconfitta di oggi pomeriggio contro i ragazzini della Juventus, è la goccia che ha fatto traboccare il vaso e ne sono la prova, i copiosissimi fischi dei 14.930 tifosi giunti allo stadio, al termine del match.
E buona parte dei tifosi ha contestato davanti all'ingresso degli spogliatoi in via Ferrante Aporti. Per quasi un'ora i tifosi, almeno un migliaio, hanno scandito slogan contro squadra e tifosi.
Si potrebbe dire che “siamo alle solite”: concedi un'occasione agli avversari e quelli la sfruttano; ne crei il triplo, ma anche a porta sguarnita, riesci nell'impresa difficilissima di non segnare, neanche a porta vuota. Questa potrebbe essere la sintesi del Catania di questa annata, che tristemente sembra voler replicare la scorsa stagione.
Clima surreale al "Massimino", con la tifoseria che ha deciso di restare in silenzio per tutta la durata della partita, intonando solo qualche coro contro le squadre B in riferimento proprio alla Juventus oltre che al Milan e all'Atalanta. La piazza è satura.
Mimmo Toscano schiera il consueto 3-4-2-1 con Farroni confermato tra i pali ; Castellini, Quaini e Gega in difesa ; Raimo, De Rose, Carpani e Anastasio a centrocampo ; Jimenez e Stoppa sulla trequarti a supporto di Inglese unica punta.
Massimo Brambilla conferma il 3-5-2 con Daffara in porta ; Mulazzi, Scaglia e Gil in difesa ; Comenencia, Palumbo, Faticanti, Owusu e Puczka a centrocampo ; Afena Gyan e Guerra i due attaccanti di riferimento.
I primi venti minuti di partita sono stati segnati dal silenzio surreale del “Massimino” - in protesta contro la squadra e società - e da un gioco dai ritmi lenti e compassati. Nessuna delle due squadre ha creato una nitida palla gol, né ha dato mostra di un calcio propositivo.
Al 23' arriva la prima occasione del match a favore del Catania: Raimo riceva palla da Anastasio e decide di mettersi in proprio, scaricando un destro a giro dai venticinque metri che sibila il palo. Palla fuori di un nulla.
Al 24' primo cartellino del match nei confronti di un giocatore rossazzurro: Anastasio.
Al 26' si pareggia il conto dei cartellini col numero ventisei bianconero Gil.
Al 29' seconda grossa chance per il Catania: Stoppa dalla sinistra si incunea in area di rigore, crossa al centro col mancino dove trova il solo Castellini appostato sul secondo palo, il quale col destro non prende bene la mira e scaraventa il pallone ad un paio di metri dal palo.
Al 31' arriva la prima occasione da gol per i bianconeri con protagonista Afena Gyan: cross dalla sinistra di Puczka dove trova Guerra che di prima tenta di sorprendere Farroni sul suo palo, ma trovando una pronta reazione dell'estremo difensore rossazzurro. Sulla stessa azione, stavolta Gyan, prova la ribattuta di testa, ma Farroni è un gatto e salva per la seconda volta in pochi secondi il Catania dallo 0-1.
Al 42' la Juventus sblocca il risultato con Afena Gyan: pallone recuperato a centrocampo e servizio coi tempi giusti per il giocatore ghanese che si presenta solo davanti a Farroni, battendolo con freddezza.
Dopo soli due minuti di recupero, il direttore di gara fischia la fine del primo tempo sul risultato di 1-0 a favore dei giovani bianconeri, avanti grazie ad Afena Gyan.
Al rientro in campo, i due allenatori effettuano le prime sostituzioni del match: nel Catania fuori Anastasio e Carpani per Lunetta e D'Andrea ; la Juve sostituisce Owusu e Gil per Cudrig e Citi.
Al 58' terzo cambio per il Catania: fuori Raimo per Guglielmotti.
Al 65' doppia occasionissima per il Catania: Inglese da posizione defilata riesce a ricavarsi lo spazio per calciare e impatta il destro sulla traversa che si trasforma in un assist involontario per Lunetta, il quale a porta spalancata, non riesce a trovare la rete del pareggio, spedendo il pallone alto sopra la traversa.
Al 70' quarto cambio per il Catania: fuori Castellini per Ierardi.
Al 71' doppio cambio Juve: fuori Puczka per Poli e fuori Afena Gyan per Silva Semedo.
Al 76' ultimo cambio per il Catania: fuori Gega per Verna.
Al 77' ammonizione doppia: Quaini per il Catania e Guerra per la Juve.
All'87' la Juve chiude i conti: Silva Semedo con un piazzato mancino sul secondo palo, chiude definitivamente il match. Notte fonda per il Catania.
Dopo quattro minuti di recupero, la partita termina sul risultato di 2-0 a favore della Juve N.G.
Il nuovo anno non è cominciato nel migliore dei modi per i colori rossazzurri: due partite giocate, due sconfitte.
Prossimo appuntamento fissato per domenica prossima, 19 gennaio alle ore 17:30, dove il Catania sarà di scena in Basilicata contro il Picerno.
Catania-Juventus Next Gen 1-2
RETI: Afena Gyan ; Silva Semedo ; Lunetta
Catania (3-4-2-1): Farroni ; Castellini (Ierardi 70'), Quaini, Gega (Verna 76') ; Raimo (Guglielmotti 58'), De Rose, Carpani (D'Andrea 46'), Anastasio (Lunetta 46') ; Jimenez, Stoppa ; Inglese. A disposizione: Butano ; Allegra ; Ierardi ; Celli ; Guglielmotti ; Di Tacchio ; Verna ; Forti ; Lunetta ; Privitera ; D'Andrea. Allenatore: Domenico Toscano
Juventus N.G. (3-5-2): Daffara ; Mulazzi, Scaglia, Gil (Citi 46'); Comenencia, Palumbo, Faticanti, Owusu (Cudrig 46'), Puczka (Poli 71') ; Afena Gyan (Silva Semedo 71'), Guerra. A disposizone: Radu ; Cat ; Poli ; Citi ; Turco ; Peeters ; Cudrig ; Amaradio ; Ledonne ; Papadopoulos ; Da Graca ; Silva Semedo. Allenatore: Massimo Brambilla
ARBITRO: Mattia Drigo (Portogruaro)
Assistenti: Cristiano Pelosi (Ercolano) ; Daniele Sbardella (Belluno)
Quarto ufficiale: Giuseppe Mucera (Palermo)
Ammoniti: Anastasio, Quaini (CT) ; Gil, Guerra (JNG)
Espulsi:
Squalificati: Macca (JNG)
Diffidati: Ierardi (CT) ; Afena Gyan ; Silva Semedo (JVG)