Il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria
Policlinico “G. Rodolico – San Marco”, dott. Gaetano Sirna, in qualità
di rappresentante legale dell’Azienda, ha presentato alla Procura
della Repubblica presso il Tribunale di Catania formali denunce nei
confronti dei soggetti che nelle scorse settimane hanno aggredito, sia verbalmente sia fisicamente, personale sanitario in servizio al Pronto Soccorso del presidio ospedaliero San Marco, nell’espletamento delle
proprie funzioni assistenziali.
L’ultimo di una serie di atti di aggressione ha avuto luogo al Pronto
Soccorso del San Marco nella serata del 16 ottobre scorso.
La denunce si inseriscono nella scia di provvedimenti che la direzione
aziendale ha assunto a consolidamento della politica di “tolleranza
zero” adottata verso atti di violenza, fisica o verbale, nei confronti
del personale sanitario. Tra questi provvedimenti sono compresi anche
la diffusione della conoscenza di tale politica tra il personale e le
attività volte a incoraggiare i sanitari a segnalare prontamente gli
atti di aggressione subiti, con la consapevolezza di essere pienamente
supportati dall’Azienda.
“Non possiamo più consentire che i nostri operatori sanitari vengano
insultati e malmenati nelle nostre strutture mentre svolgono il
proprio lavoro e applicheremo tutte le misure necessarie a loro tutela
–dichiara il direttore generale dell’AOUP Sirna-. Dai dati raccolti
dal gruppo di lavoro sulle aggressioni che abbiamo costituito quasi
due anni fa ma anche dalle cronache, abbiamo purtroppo constatato che
il fenomeno delle aggressioni è in costante crescita e bisogna porvi
fine. Pertanto, denunceremo ogni atto compiuto ai danni del personale,
cercando di ottenere giustizia come è accaduto nello scorso mese di
marzo, con la condanna di un uomo che aveva usato violenza e minacce
contro due professionisti. Nel frattempo stiamo già definendo
ulteriori iniziative di prevenzione e protezione tra le quali altre
giornate formative, in aggiunta a quelle già realizzate durante
l’anno, affinché i sanitari siano preparati al massimo a gestire le
situazioni più critiche”.