Nei libri di storia delle scuole superiori di secondo grado al quinto anno si parla poco del fascismo, e soprattutto, della RSI: Repubblica Sociale Italiana. Motivo molto semplice: due ore storia settimanali per meno di 10 mesi non sono affatto sufficienti per un quadro complessivo delle dinamiche politico-sociali dopo l’8 settembre del 1943, data importantissima, perché, dopo l’arresto di Mussolini, il re Vittorio Emanuele III chiede l’armistizio senza condizioni agli Alleati USA-Gran Bretagna.
I TEDESCHI IN CASA…
Ma veniamo al dunque. Con i tedeschi in casa (ma con l’Italia del Sud già parzialmente liberata…) non ci è mai sembrata una mossa strategica atta a salvare l’Italia dalla completa rovina, anche perché il re, con Badoglio e tutti i suoi aiutanti era vergognosamente fuggito a Pescara, e, guarda caso, nessuno lo ha fermato, né i servizi segreti tedeschi si aspettavano un quadro politico del genere, visto che fino a pochi mesi prima c’erano 40 milioni di fascisti!
Dunque, Mussolini, con molti suoi collaboratori dispone di formare un nuovo Governo a Salò sul lago di Garda. Nomine di vario genere: ministri, sottosegretari, commissari, prefetti, direttori di giornali e formazione di un nuovo esercito guidato dal generale Graziani, fedelissimo al Duce.
Insomma, Mussolini voleva creare un’alternativa politica per dare la possibilità a Hitler di difendere l’Italia nord-centrale dall’avanzata degli americani, inglesi, indiani, australiani, indiani pellerossa navajo, irlandesi, partigiani francesi, e altri.
LA GUERRA CIVILE..
Per reclutare soldati ci fu una leva organizzata dagli ex gerarchi fascisti per tutti i giovani, che avevano creduto nel fascismo e volevano rispettare ed onorare la Patria, travolta dal “tradimento” del re Vittorio Emanuele III. Fu così che scoppia la guerra civile: da un lato gli italiani stanchi e delusi da 22 anni di dittatura fascista, repressiva, massacrante, colpevole di atrocità contro chi la pensava diversamente e chi inneggiando ancora una volta alla decaduta figura di Mussolini credeva che l’onore andava salvato ad ogni costo, tanto che la <bella morte> di venne il simbolo dei repubblichini. Insomma, da una parte e dall’altra fu una mattanza di italiani, innocenti, come quelli di Marzabotto, i fratelli Cervi, le Fosse Ardeatine e tantissimi paesi rasi al suolo con bombardamenti con i mortai dalla valle alla collina, con rastrellamenti e fucilazioni indiscriminate. Insomma, la rabbia dei nazi-fascisti si abbatté su migliaia di italiani, colpevoli solo di amare la libertà più della vita.
CHI ERANO I REPUBBLICHINI
Ma nessuno ha mai scritto volumi di rilievo sui cosiddetti <repubblichini >. Chi erano? In molti non ci crederanno, ma lo storico Gianni Oliva nel volume <Il purgatorio dei vinti> (La storia dei prigionieri fascisti a Coltano) ha fatto un’attenta e precisa analisi per dimostrare che in molti hanno aderito alla Repubblica di Salò per grande amore verso la Patria e per senso del dovere. Ecco, udite, udite chi erano questi italiani.
NOMI NOTI DEL MONDO DELLO SPETTACOLO
Il primo nome che salta all’attenzione del lettore è quello del mitico Raimondo Vianello! Si, proprio lui. Il grande attore comico, marito di Sandra Mondaini; “nell’estate del 1945 viene rinchiuso nel campo americano di Coltano, vicino Pisa e si ritrova nello stesso gruppo di prigionieri ex militi di Salò con Enrico Maria Salerno e lo straordinario Walter Chiari (!)…".
Incredibile vero?
Solo l’amnistia del segretario del Partito Comunista Italiani li ha salvati.
Ma altri nomi vengono segnalati nel libro di Gianni Oliva: Marcello Mastroianni, Ezra Pound, Ugo Tognazzi, Enrico Ameri, Gorni Kramer, il giornalista Mario Ferretti (che alla radio disse di Fausto Coppi: …un uomo solo al comando!), e infine, ultimo ma non ultimo, incredibile a credere, Dario Fo (!), che ha sempre negato, ma ci sono prove inconfutabili sulla partecipazione alla Repubblica di Salò.
Insomma, Gianni Oliva, ancora una volta, ha dimostrato, se ancora ce ne fosse bisogno, che la Storia non si inventa. Ci vogliono fatti, documenti, testimonianze, archivio segreto, nomi e cognomi e la loro vita vissuta. Per il resto, ognuno sta solo sulla faccia della terra, ed è subito solo.