Dopo una lunga giornata di lotta sindacale di piazza messa in atto dal Sifus mediante i gruppi dirigenti dei Consorzi di Bonifica per ribadire l’importanza di avviare due differenti processi tra la riforma di settore rispetto al proseguimento del turnover, non è mancato l’intervento delle forze dell’ordine per riportare serenità ai lavoratori rimasti in attesa di un confronto che tardava a giungere, poiché mancavano gli interlocutori, tutti impegnati fuori Palermo.
Tuttavia il Capo di gabinetto dott. Salvatore Sammartano, al suo rientro da Corleone - con la massima cordialità di sempre - ha organizzato l’incontro in presidenza della Regione siciliana; arrivato alle ore 15.30 alla presenza gradita del coordinatore regionale di Forza Italia, Marcello Caruso e gli uomini della Digos.
Spiegate le defezioni di una riforma del settore che ha ricevuto l’approvazione in Commissione Attività Produttive all’Ars, con il parere contrario della nostra organizzazione, gli stessi hanno ritenuto opportuno dover avviare a stretto giro un confronto con l’assessore all’Agricoltura Salvatore Barbagallo, avendo riconosciuto come rilevanti le nostre osservazioni, mettendo in dubbio la volontà del governo di mettere in discussione in Aula l’approvazione del testo già nel prossimo mese di gennaio.
Nel corso del confronto è stata ribadita l’importanza della lotta alla desertificazione e continuità delle azioni di contrasto alla emergenza idrica, irrigua e climatica per le quali non possono esserci tempi di attesa per il proseguimento del turnover che interviene gradualmente a colmare in questi Enti una vacatio legis che parte dal 1995 fino ad oggi.
É oggettivamente dimostrato che si contano ancora circa 400/450 posizioni di lavoro vacanti negli 11 organigrammi chiamati P.O.V. (Pianta Organica Variabile) di cui circa 300 sono operai e per i quali esiste un bacino di precariato che persiste dal 1992 ad oggi e che potrebbe garantire efficienza, efficacia e continuità programmabile delle attività di prevenzione e manutenzione, dato che tra loro ci sono manovratori, meccanici, impiantisti, saldatori e tutte le professionalità che permettono di svolgere in house attività di competenza dei Consorzi ma che senza personale in forza lavoro, si rivolgono alle ditte esterne con aggravio di costi.
Il dott Sammartano ha tranquillizzato tutti, dicendo che non è un problema di risorse economiche e se necessario verrà messa a disposizione una cifra ben oltre i 4,5 milioni di euro per chiudere con il precariato, precisando che si tratta di un chiaro intendimento del presidente della Regione Renato Schifani.
Ecco perché Sammartano ha puntualizzato a più riprese che a stretto giro avrebbe informato il presidente e a breve si terrà un secondo confronto, per definire l’impegno del Governo regionale all’interno della Legge di stabilità finanziaria 2025 che arriverà entro l’8 gennaio con l’approvazione del maxi emendamento.
Ernesto Abate, segretario nazionale Sifus