Finisce a Pescara la corsa per la B del Catania. Pesa come un macigno la sconfitta per 1-0 al
Massimino nella gara d'andata. Il Catania vince 2-1 ma non basta perché gli abruzzesi sono testa di serie.
E il Catania si doveva svegliare molto prima. Certo, è facile parlare dopo, ma il Catania ha palesemente buttato via un tempo. Non si riesce a concepire l'atteggiamento della squadra nella prima frazione, perché ciò che doveva fare il Pescara - ovvero difendere lo 0-0 - l'ha fatto il Catania.
Probabilmente Toscano non si aspettava un atteggiamento così spavaldo e arrembante da parte degli abruzzesi? Sta di fatto che il Pescara, ai punti, si è guadagnato il passaggio del turno.
È accaduto già in troppe circostanze, specialmente in trasferta: ottenere il massimo col minimo sforzo. Ma una volta che giochi i play-off, questa è una tattica che decade in automatico perché subentrano ben altri meccanismi e questo, la squadra di Silvio Baldini l'ha capito fin dai primissimi minuti di gioco. Hanno giocato col coltello tra i denti, quasi come se fossero loro a dover recuperare noi. Il gol finale di Montalto rende decisamente il tutto più amaro, tutto che sa più di beffa, perché sì, si poteva fare decisamente di più, ma soprattutto, ci si doveva svegliare prima. Un gran peccato.
PRIMO TEMPO: I primi dieci minuti di gara volano nello stallo più totale, ma la prima occasione del match capita al 13' sulla testa di Di Tacchio, il quale - su un buon cross di Guglielmotti dalla destra - svetta più in alto di tutti e per poco non trova il gol del vantaggio. Si lotta molto in mezzo al campo e il gioco è perennemente spezzettato da continui falli tattici.
Al 22' arriva la risposta dei padroni di casa con un pallone scippato a Celli sulla lunetta del calcio d'angolo e Meazzi - quasi un rigore in movimento - riesce a spedire fuori di un nulla. Due minuti più tardi seconda occasione biancazzurra, stavolta in ripartenza, con Dagasso ma Dini è reattivo e si salva in corner. Sul calcio d'angolo seguente, il Pescara colleziona la terza occasione del suo primo tempo in poco più di tre minuti: Meazzi si ritrova sul destro un pallone spazzato via dalla retroguardia etnea, prende la mira e per poco non colpisce il palo con Dini battuto. La prima mezz'ora trascorre con occasioni da gol importanti.
Verso il quarantesimo di gioco, momenti di tensione sull'out di destra ad un passo dal quarto uomo, con Inglese che viene ammonito per un brutto pestone, si accende un parapiglia generale perché gli abruzzesi avrebbero voluto qualcosa di più ed ecco che fioccano i cartellini rossi per componenti di entrambe le panchine.
Ma le emozioni non terminano qui: sulla conclusione del primo tempo, il direttore di gara indica il dischetto a favore del Pescara per un presunto pestone di Raimo - già ammonito - ai danni di Cangiano. Dopo un paio di minuti di stop causa revisione var, la decisione ufficiale è quella di revocare il tiro dagli undici metri a favore dei padroni di casa.
Queste sono state le ultime emozioni dei primi 45'+4 della prima frazione di gioco.
SECONDO TEMPO: Ad inizio ripresa, Toscano toglie un impalpabile Lunetta per Stoppa.
Ma la musica non sembra voler cambiare, perché al decimo della ripresa è ancora il Pescara a creare occasioni da gol: dopo un ottimo fraseggio sullo stretto, il pallone viene scodellato in area dov'è ben appostato Merola che impatta a botta sicura ma Dini esce coi tempi giusti e salva per la seconda volta in serata i suoi. L'estremo difensore rossazzurro si ripete dieci minuti più tardi su una conclusione insidiosa da fuori di Dagasso.
Ma proprio nel momento più inatteso, ecco che si accende la fiammella degli etnei: dalla destra Matteo Stoppa crossa in area e sul secondo palo è lesto Di Gennaro che si avventa come un falco sul pallone e buca Plizzari. Venti minuti più recupero per provare l'impresa.
Le squadre si allungano inevitabilmente e saltano gli schemi, ed è così che otto minuti più tardi, il Pescara si ritrova sul destro di Bentivegna il pallone del pareggio, ma la palla esce di un niente. Ma la squadra di Baldini è tenace, non demorde e al 79' trova il gol del pareggio con Tonin che garantirebbe il passaggio del turno ai biancazzurri.
Nei minuti finali Toscano prova il tutto per tutto, inserendo gli ultimi innesti: De Rose e Montalto per Raimo e Di Tacchio.
Ed è proprio il numero trentadue a trovare il gol del 2-1 ma che non cambierà l'esito finale dei play-off.
Dopo un recupero nel recupero, si è giocato fino al 100simo minuto l'arbitro decreta la fine dell'incontro e il Catania dice addio alla corsa verso la Serie B.
Pescara - Catania 1 - 2
RETI: Di Gennaro 70', Montalto 94' ; Tonin 79'
Pescara (4-3-3): Plizzari ; Pierozzi, Lancini, Pellacani, Moruzzi (De Marco 82') ; Meazzi (Crialesi 82'), Squizzato, Dagasso ; Merola, Ferraris (Bentivegna 62'), Cangiano (Tonin 62')..
Allenatore: Silvio Baldini
Catania (3-4-2-1): Dini ; Raimo (De Rose 87'), Di Gennaro, Celli ; Guglielmotti (Dalmonte 53'), Quaini, Di Tacchio (Montalto 87'), Anastasio ; Jimenez (De Paoli 62'), Lunetta (Stoppa 46') ; Inglese.
A disposizione: Bethers ; Farroni ; Del Fabro ; Allegretto ; Frisenna ; Forti ; Stoppa.
Allenatore: Domenico Toscano
ARBITRO: Andrea Ancora (Roma 1)
Assistenti: Marco Sicurello (Seregno) ; Vittorio Consonni (Treviglio)
Quarto ufficiale: Francesco Burlando (Genova)
Var: Niccolò Baroni (Firenze)
Avar: Luca De Angeli (Milano)
Ammoniti: Anastasio, Raimo, Inglese, Di Gennaro, Quaini (CT) ; Moruzzi (PE)
Espulsi: Michele Napoli (CT)
Diffidati: Crialese, Dagasso (PE) ; Anastasio, Celli, Dalmonte, Di Tacchio, Quaini (CT)
Squalificati: Brosco (PE) ; Ierardi, Sturaro (CT)
Recupero: 4' ; 6'