Essere donna oltre il cancro: è questa l’idea che Acto Onlus (Alleanza Contro il Tumore Ovarico) porta avanti da sempre, è il messaggio che - in ogni modo e attraverso i mezzi più svariati - vuole mandare a tutte quelle donne che non vogliono lasciarsi definire soltanto dalla malattia: per questo motivo Acto è stata protagonista del Festival del Cinema di Frontiera (Marzamemi) presentando fuori concorso il 14 settembre il cortometraggio “Donna oltre il cancro” diretto da Francesco Sciacca. L’Alleanza Contro il Tumore Ovarico ha fatto sì che le donne con tumore ovarico in trattamento sperimentassero la bellezza e la gioia della vita oltre il cancro, senza dimenticare le difficoltà e gli ostacoli posti dalla malattia, ma non lasciandosi definire da questi. «È stata una bellissima vetrina, abbiamo ricevuto bellissimi commenti, abbiamo avuto tante soddisfazioni - commenta la dottoressa Giusy Scandurra, oncologa all’ospedale Cannizzaro di Catania - il cortometraggio che abbiamo presentato, a firma di Francesco Sciacca, racconta la vita delle donne con tumore ovarico, recitato interamente da donne e uomini di Acto che hanno portato la loro immagine e la loro esperienza al fine di promuovere prevenzione e conoscenza su questa malattia». Un cortometraggio sincero, chiaro e che lancia messaggi ben precisi, «parla della diagnosi, della forza di affrontare il quotidiano, di come affrontare occasioni come l’invito ad un evento - il matrimonio in questo caso - nel momento in cui si subisce una trasformazione fisica e subentra lo sconforto e, non per ultimo - continua Scandurra - del rapporto tra donne e uomini, affrontando quindi la sfera sessuale, parlando di un argomento tabù ma che va affrontato». Dal taomoda ai cortometraggi, Acto vuole trasmettere questo messaggio in maniera attiva creativa e gioiosa, sono questi i punti di forza di questo tipo di approccio: «Vogliamo accendere i riflettori, attraverso canali diversi, sull’esistenza del tumore ovarico che è raro ma esiste, può avere sintomi subdoli. Vogliamo toccare (con argomenti leggeri, tramite canali “alternativi”) le persone e far arrivare questo messaggio, far capire che esiste questa malattia e che va affrontata». Spesso la paura di ricevere “cattive notizie”, il timore di sapere che la propria vita subirà inevitabilmente un cambiamento non spinge le donne a fare prevenzione, come conferma anche la dott.ssa Scandurra che tiene però a sottolineare che «non bisogna sottovalutare mai i messaggi che il nostro organismo ci manda. Si può fare una visita ginecologica con ecografia transvaginale l’anno. Anche per questo abbiamo voluto raccontare la vita di queste persone che nonostante la diagnosi hanno voglia di vivere. Alcune donne Acto ci raccontano che dopo la diagnosi hanno imparato a dare ancora più valore al proprio tempo, a tutto quello che è davvero importante… la vita devo godermela bene, sempre». Guarda “Donne oltre il cancro”: https://youtu.be/FHbiu3P2jAk - https://youtu.be/5BiI4J_U6lQ - https://youtu.be/-YIUx-xmon0