(agi) Il Tribunale dei ministri di Catania, contraddicendo la richiesta motivata di archiviazione della Procura della repubblica del capoluogo etneo, ha richiesto l'autorizzazione a procedere in giudizio nei confronti del ministro dell'Interno Matteo Salvini per il caso della nave Diciotti. E' quanto si apprende da fonti del Viminale. L'inchiesta a carico di Salvini, lo ricordiamo, era stata aperta l'estate scorsa dal procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, che aveva indagato il ministro dell'Interno per una serie di reati il più grave dei quali era il sequestro di persona. L'inchiesta era poi passata all'esame della Procura distrettuale e del tribunale dei ministri di Palermo che, escludendo i reati pù gravi, si era comunque spogliato della competenza territoriale ritenendo che non fossero stati commessi reati quando la nave era al largo di Lampedusa (da qui discendeva l'intervento del procuratore di Agrigento) e che, ad accertare eventuali reati commessi quando la nave ea già nel porto di catania dovesse essere la magistratura etnea. Va altresì ricordato il ritardo nel fare scendere i 177 migranti dalla nave Diciotti ormeggiata al porto di Catania dal 20 al 25 agosto; per Carmelo Zuccaro, capo della procura etnea è stato "giustificato dalla scelta politica, non sindacabile dal giudice penale per il principio della separazione dei poteri, di chiedere in sede europea la distribuzione dei migranti in un caso in cui secondo la convenzione Sar internazionale sarebbe toccato a Malta indicare il porto sicuro".