Il Catania soffre, tanto, ma combatte in attesa dell'episodio, che arriva. Gli etnei pareggiano 1-1 contro un Potenza organizzato, spinti dal Massimino delle grandi occasioni (oltre 12.000 gli spettatori presenti), riuscendo così ad approdare ai quarti di finale dei play-off nazionali di Serie C. Di Piazza decide la rete del pareggio all'80 (risultato utile per il Catania in quanto testa di serie) con un diagonale imparabile per chiunque. L’antifona si intuisce subito: i potentini sanno di dover vincere, quando trovano gli spazi fanno male e, infatti, non tardano ad imporsi: al 13’ Lescano sblocca il match di testa su un cross di Emerson. E’ una doccia fredda per gli etnei, che provano a reagire quasi subito con un tentativo di sinistro di Di Piazza al 18’. Ma Ioime blinda lo 0-1. Diminuisce la pressione del Catania e aumenta il nervosismo, che raggiunge l'apice al tramonto del primo tempo, quando l’arbitro Camplone di Pescara nega due calci di rigore ai rossazzurri per presunti tocchi di mano in area da parte dei giocatori del Potenza. Esplodono le proteste in campo ed in panchina: Sottil viene espulso. Finisce così la prima frazione di gioco. Nel secondo tempo il leitmotiv non cambia. Il Catania si sbilancia alla ricerca del gol, ma fatica a creare occasioni nitide. Gli ospiti continuano, invece, ad essere pericolosi in contropiede, con il solito Emerson che, quando agguanta il pallone col sinistro, lo mette dove vuole. Trascorrono i minuti, il Catania non reagisce al pressing del Potenza, che sigla il gol del 2-0, poi annullato per fuorigioco. Destino feroce, a cui Di Piazza non intende cedere. All'80' l'attaccante di Partinico si impone su Sales, si invola verso Ioime e con un diagonale imparabile mette ko il portiere avversario. L’esplosione del Massimino, consapevole che con un pareggio il Catania passa il turno, è inenarrabile. Negli minuti di recupero le tribune impallidiscono: il solito França (che al 92' dell'andata ha strappato il pareggio ai rossazzurri) sfiora il gol che avrebbe portato i lucani in vantaggio. Ma il “terrore” dura poco. Arriva il triplice fischio di Camplone, che consegna alla formazione di Sottil il passaggio ai quarti di finale. Scoppiano gli applausi e vengono intonati i cori in favore della squadra, fiondatasi verso i tifosi per esultare. Un'esultanza che sa di gioia, ma anche di liberazione. È stata enorme la sofferenza patita dal Catania, ma si guarda avanti. Una settimana di riposo e, poi, si fa sul serio.