L’Italia si prepara alla Fase 2. Lo aveva annunciato il premier Conte durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi dei giorni scorsi. Incerta ancora la data di partenza: nonostante i dati mostrano un rallentamento dell’epidemia, è ancora rischioso e avventato stabilirne l’inizio esatto. Tutto infatti dipenderà dall’andamento del virus nei prossimi giorni che saranno fondamentali per poter attuare una pianificazione futura più nel dettaglio. In Italia attualmente il lockdown vale fino al 13 aprile ma il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è già pronto a un nuovo Dpcm con la proroga delle restrizioni e con dei nuovi provvedimenti. Il governo infatti sta già lavorando alla seconda fase della gestione dell’emergenza sanitaria: possibili dunque alcune misure di allentamento verso le attività produttive classificate come a basso rischio nella mappa commissionata da Palazzo Chigi all'Inail e al comitato tecnico-scientifico, tra cui rientrerebbero librerie, cartolerie e pasticcerie. Una ripresa che, però, sarà graduale e con le attività che dovranno garantire l’adozione dei dispositivi di protezione per i lavoratori e delle misure di distanziamento sociale. Ad essere classificate a basso rischio risulterebbero anche il trasporto, i comparti della fornitura di energia, il commercio all'ingrosso e le attività finanziarie e assicurative. Per i cittadini invece varrà ancora il divieto sugli spostamenti; qualora l’andamento del contagio continuerà a scendere gradualmente come negli ultimi giorni, il divieto potrà essere allentato a partire dal 4 maggio dopo i ponti festivi del 25 aprile e del 1° maggio. Tutte le imprese e le aziende potranno riaprire solo garantendo un’affluenza controllata negli uffici, privilegiando ancora lo smart working mentre per chi è costretto a recarsi in ufficio dovranno essere stabiliti dei turni divisi in orari e giornate. Continueranno a restare chiusi tutti i parchi e le aree verdi mentre l’uso dei trasporti pubblici prevederà un distanziamento sociale con l’adozione delle file alterne. L’allentamento delle misure sarà dunque graduale e potrà avere tempi e modalità diverse tra le Regioni, monitorando la curva del contagio dell’epidemia per evitare l’insorgenza di nuovi focolai e un drastico innalzamento della curva dei contagi che farebbero ripiombare l’Italia in una nuova fase acuta dell’emergenza che il Paese non sarebbe più in grado di sostenere.